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Da Ance Alessandria: l’edilizia si sta riprendendo con forza

“Dalla lettura dei dati del Rapporto congiunturale del nostro settore posso affermare che l’edilizia in provincia di Alessandria sta riprendendosi con una certa dinamicità”. Lo ha affermato Paolo Valvassore, presidente del Collegio Costruttori ANCE, nel presentare il Report 2021. “L’impatto del Covid sui dati della Cassa Edile di Alessandria si è rivelato meno drammatico del previsto e, se i dati dello scorso anno lasciavano presagire una decisa flessione dei principali indicatori, il consuntivo ha dimostrato, invece, segni di un importante recupero. La tendenza evidenziata nei primi mesi del 2021 – ha detto Paolo Valvassore – è quella di una crescita costante e resta la fiducia in una ripresa del trend di crescita al quale abbiamo assistito negli ultimi anni”. Inoltre, dalla relazione del presidente dei costruttori emerge un radicale cambiamento del settore edile “perché le micro-imprese si sono stabilmente affermate come il principale attore dell’edilizia: ad Alessandria, oltre il 70% delle imprese ha meno di cinque addetti”.
Nel settore dei lavori pubblici la domanda complessiva dei primi otto mesi del 2021 ha già raggiunto il livello dei 190 milioni, pari a quello complessivo del 2020. “L’importo complessivamente appaltato rimane più che apprezzabile, anche al netto dei due maxi-appalti “occasionali” di COCIV (95 milioni) e di IREN (41 milioni)”.
“Merita di essere segnalata – sottolinea il presidente del Collegio Costruttori – la grande vivacità degli enti locali provinciali (anche quelli di piccole dimensioni) che, per l’anno in corso, sono riusciti ad ottenere il finanziamento per oltre 300 interventi per opere pubbliche e messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico: l’importo complessivo di 60 milioni può rappresentare la ‘linfa vitale’ per le numerose micro e piccole imprese della nostra provincia”. Il Report di ANCE Alessandria sottolinea anche il contributo di progettualità degli stessi enti (al netto dei maxi-progetti, di importo superiore ai 50 milioni, circa 140 interventi “locali”, per 567 milioni) al piano “Next Generation Piemonte” (quasi 3.000 interventi per oltre 34 miliardi) con la speranza che possa divenire qualcosa di più di un “libro dei sogni”.
“In un quadro, sostanzialmente positivo, come quello sin qui descritto – ha evidenziato il presidente Paolo Valvassore – duole, però, ricordare alcune scelte adottate a dir poco incomprensibili, come quella di ricorrere alla procedura aperta anche per appalti d’importo irrisorio o come quella di mettere in gara un appalto stimato decurtando tutti i prezzi unitari di una quota pari all’8%, peraltro in un contesto di rincari eccezionali dei materiali da costruzione”.
Il settore immobiliare, nonostante la congiuntura straordinaria causata dalla pandemia e dai lockdown, conferma i segnali di ripresa già registrati a partire dal 2014/2015: lo scorso anno, rispetto al 2019, ha pressoché mantenuto inalterato il numero medio di unità immobiliari, comprate e vendute, sul territorio provinciale. La macro-area del Tortonese ha segnato incrementi del 13%, l’area del Casalese un incremento del 12% mentre il territorio comunale dell’Alessandrino ha evidenziato un trend negativo del 7%. Va ricordato, comunque, che i dati dei volumi di compravendita riguardano la totalità degli immobili trasferiti sul mercato immobiliare.
Infine, l’incentivo straordinario del Superbonus nel primo semestre del 2021 ha generato, come era nelle aspettative, un impatto più che positivo sull’andamento di titoli abitativi richiesti o comunicati ai sette Comuni centri-zona della nostra provincia, con un incremento del 45% del numero di permessi di costruzione necessari per avviare gli interventi più significativi (nuove costruzioni, sostituzioni edilizie ed ampliamenti) e del 39% del numero di comunicazioni per avviare interventi di manutenzione straordinaria.
“Il comparto dell’edilizia, insieme a tutto il settore dell’artigianato – ha sottolineato Paolo Valvassore – si sta rivelando ancora una volta la locomotiva della ripresa economica del nostro Paese e della nostra provincia. Dobbiamo fare i conti anche con gli ingiustificati rincari delle materie prime e con la difficoltà di reperimento di manodopera specializzata ma riusciremo a superare anche queste difficoltà. Per questo è importante e decisivo il ruolo dello Stato nell’impegnare le risorse necessarie a rendere funzionali e moderne le nostre infrastrutture e strutture pubbliche”.

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