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Il clima dei cortei inutili

Alessandria (Andrea Guenna) – Ricordo ai ragazzi, che anche ieri hanno sfilato (erano i soliti quattro gatti) per salvare la Terra dal cambiamento climatico, alcuni punti semplici quanto fondamentali, per dimostrare che non esiste il problema del clima il quale nel corso dei millenni è sempre cambiato e la cui sinusoide termica nei secoli è un dato di fatto, per cui le oscillazioni climatiche ci sono sempre state. Per questo motivo scatenare la paura collettiva da parte di certi climatologi – o corrotti o ignoranti, o tutt’e due assieme – è da criminali perché fanno del mero terrorismo psicologico. Molti professori di scuola poi – o per ignoranza o per malafede ideologica – sono i principali responsabili della disinformazione sul clima per cui alcuni poveri studenti, presuntuosi e ignoranti come Gretina, invece di studiare manifestano.

Annibale e il Tamigi gelato
A dimostrazione che il clima è sempre cambiato nel corso dei millenni, ricordo solo che nel 202 a.C., tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, durante la seconda guerra punica, Annibale valicò le Alpi a 3.000 metri d’altezza alla guida di circa 50.000 uomini, duemila cavalli e 37 elefanti, a dimostrazione che la neve non c’era per cui la temperatura era di circa 3 gradi più alta di oggi.
Ricordo ancora che nel nono secolo d.C. i Vichinghi scoprirono la Groenlandia il cui nome significa “Terra verde” per le sconfinate foreste. Oggi la Groenlandia è quasi tutta ghiacciata e ricoperta di neve, e ciò dimostra che nell’alto medioevo la temperatura si era ancora alzata arrivando a essere 3-4 gradi più alta della nostra.
Non basta perché nel XVII secolo il Tamigi ghiacciava e Shakespeare scrive che il bidoncino del latte che gli metteva il lattaio la mattina sul gradino dell’entrata era gelato, come anche il latte che c’era dentro, mentre esistono stampe (vedere a destra) che riproducono scene in cui i londinesi camminano e pattinano sul Tamigi gelato, per cui la temperatura era di almeno 2 gradi più bassa della nostra.
Per finire non è di poco conto il fatto che dal 2001 al 2015 la temperatura della Terra si sia abbassata di due decimi di grado.

Più alberi, meno CO²
A proposito poi dell’aumento dell’anidride carbonica nell’aria, c’è da dire che per evitarlo sarebbe meglio non dare fuoco alle foreste del mondo (Amazzonia, Australia, Congo) perché gli alberi, come tutte le piante, si nutrono proprio di CO² che è il loro cibo. Se noi bruciamo le foreste la CO² aumenta perché ci sono meno piante che la mangiano. Per contenere la presenza di anidride carbonica basta piantare degli alberi invece di dar fuoco alle foreste. È semplice come tutte le cose buone. Ma contemporaneamente bisogna arrestare i responsabili dei roghi dolosi nel mondo, sbatterli in galera e buttar via la chiave.
Non dimentichiamo poi il problema dell’energia: in Italia ci siamo suicidati in massa col referendum del 1987 voluto dalla sinistra contro il nucleare. Risultato? L’Italia è l’unico paese del G20 senza energia nucleare.
Ma, anche qui, il pifferaio di turno si porta dietro i minchioni che lo seguono fino ad affogare nella menzogna.
Non è finita perché anche sulle auto elettriche le balle sono una valanga.

Le auto elettriche
E anche qui la protagonista è l’anidride carbonica (CO²). Ci raccontano che bisogna puntare sulla transizione completa dei propulsori che da termici, cioè alimentati da carburanti come benzina, gasolio, metano, dovranno essere elettrici. Questa sciocchezza potrebbe costare una montagna di miliardi di dollari, rendere le auto inaccessibili per la gente media, lasciare interi Paesi senza elettricità, senza ottenere beneficio per l’ambiente dato che all’incontenibile aumento delle batterie per alimentare i veicoli farebbe seguito un altrettanto incontenibile aumento delle emissioni di CO² per produrle. Inoltre l’elettrificazione di massa del comparto trasporti moltiplicherà il carbonio presente in atmosfera (tradotto: aria che respiriamo), mentre la transizione totale ai mezzi cosiddetti “green” costerà un occhio della testa. Tutti soldi che finiranno in tasca a banche, lobbies, partiti politici che sognano un mondo globalizzato e comunista servi delle elite. Si tratta di migliaia di miliardi di dollari che saranno spesi per cose inutili mentre l’umanità sarà lasciata senza elettricità, senza soldi, piena di debiti. Per fortuna ci sono moltissimi scienziati onesti e preparati i quali ripetono ormai da anni che i veicoli elettrici a batteria sono più inquinanti dei veicoli a benzina a causa della produzione di elettricità, ancora fortemente legata ai combustibili fossili, che genera emissioni nocive, sfatando dunque il mito delle auto elettriche come veicoli “carbon neutral”.
Ripeto: più veicoli elettrici produrremo, più saliranno le emissioni di anidride carbonica che raggiungeranno livelli intollerabili, molto più alti di quelli attuali. Non è finita perché quando le batterie saranno esauste dovranno essere smaltite. Come? Dove? Altro che depositi nucleari! E tutto ciò in presenza del metano che è gratuito, super pulito e non inquinante.

 

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