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Il Procuratore Generale Militare si scusa coi Greci per non aver fatto giustizia del massacro di Domenikon ma a noi italiani non sono mai arrivate le scuse dei francesi per le Marocchinate, dei Greci per le violenze compiute in Italia, degli Alleati per i 100.000 morti sotto i bombardamenti, dei comunisti per gli attentati dei Gap partigiani

de Il Milite Ignoto – Il Procuratore Generale Militare presso la Corte Militare d’Appello di Roma Marco De Paolis (nella foto), ha scritto all’associazione delle vittime della strage di Domenikon, in Grecia, scusandosi per non aver rintracciato gli autori della rappresaglia militare italiana in tempo di guerra, ormai tutti deceduti. “Provo amarezza – ha scritto – per non aver potuto dare alla Vostra comunità, la risposta positiva di giustizia dovuta. E di questo mi scuso”.
Non si scusi Procuratore, si vergogni!
“Anche il Corriere della Sera – commenta Emiliano Ciotti, presidente dell’ANVM – lo ha definito un atto insolito. Al dottor De Paolis – continua Ciotti – ci permettiamo di ricordare che in 77 anni non sono giunte scuse dalla Francia per gli stupri, gli omicidi, le razzie e i furti, compiuti nell’Italia del Centro-Sud dalle truppe coloniali (marocchini, algerini, senegalesi e tunisini) inquadrate nell’Esercito Francese”.
Non è finita perché una denuncia di tre anni fa, per gravissimi reati compiuti da coloniali francesi in territorio italiano, è stata archiviata in pochi mesi senza motivazione. D’altronde ci preme ricordare che nessun fascicolo d’indagine è stato aperto per le violenze compiute dalle truppe greche in Italia e nessuna scusa c’è stata da parte del governo greco che se ne infischia dell’Italia e degli italiani. Naturalmente – e giustamente secondo noi che siamo liberali amanti della verità – continuano le manifestazioni contro il nazifascismo alle quali, però, non corrispondono altrettante manifestazioni contro i crimini comunisti che hanno massacrato gli italiani in Russia, in Croazia, in Slovenia, durante la Liberazione, anche uccidendo partigiani bianchi di ispirazione liberale, contro le violenze e gli stupri francesi nel Centro Italia sui poveri civili italiani inermi, contro i bombardamenti a tappeto degli “Alleati” anglo-americani in Italia che hanno causato più di 100.000 morti.
Niente, De Paolis se n’è lavato le mani e, d
urante una conferenza stampa per la presentazione della mostra sulle stragi nazifasciste, a una domanda sulle Marocchinate, ha risposto che è previsto che sia “competente lo stato di bandiera ossia la Francia” a pronunciarsi in merito.
Ebbene, e ancora una volta, si vergogni procuratore, anche perché per i crimini gravissimi compiuti contro la popolazione civile italiana nessun militare nemico nella Seconda Guerra mondiale – e anche dopo la fine della guerra – è stato perseguito e condannato dalla magistratura della nostra Nazione.

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