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Quando muore una Mamma

La signora Maria Carbone vedova Fabbio, madre del sindaco emerito di Alessandria, Piercarlo Fabbio, è mancata domenica 12 dicembre. 91 anni, la signora Carbone viveva nella propria abitazione in corso 100 Cannoni ad Alessandria. Abbiamo chiesto a Piercarlo Fabbio alcune considerazioni su questo doloroso evento.

Quando muore una mamma ci si chiedono alcune cose. Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare per farla stare in mezzo a noi? Oppure, è per tutti così doloroso accettare la morte di chi ti ha messo al mondo, che accada in giovane o in tarda età. E ancora, è necessario che nostra madre sia una donna illustre per parlare di lei?
San Francesco chiamava le madri dei suoi frati “la nostra mamma”. Per loro era disposto a vendere ciò che di più caro vi è per la Chiesa: il messale, in caso non vi fosse stato cibo per sfamarle. Perché “la nostra mamma” esigeva ed esige un rispetto più alto che ogni altra persona, specie nel momento in cui passa ad una vita migliore, non solo eterna, ma viva di speranza, capace di portarla in gloria al giorno del Giudizio. Per questo, le mie lacrime di oggi e le lacrime di coloro che mi vogliono bene, quelle di mia moglie, quelle di mio figlio e della sua famiglia, quelle delle sue amiche, non sono altro che un piccolo, doveroso, sentimentale omaggio ad una vita ancorata agli affetti, ai sentimenti, alle piccole azioni quotidiane: all’orgoglio per i traguardi raggiunti, alla pena per le sofferenze trascorse.
La “nostra mamma” muore così rimanendo viva: è invecchiata, è diventata ancor più piccola e minuta, ma è sempre immensamente grande per un figlio. La pace, la speranza, la fede in Dio terranno in piedi il ricordo; sono certo che la “nostra mamma” eserciterà con discrezione la custodia sulle nostre azioni e sulle nostre decisioni. La pace, la speranza e la fede in Dio faranno di questo ricordo il più grande dono di oggi della “nostra mamma”, che rimane accanto a noi, ricordandoci ciò che è giusto e ciò che è meglio non fare. Non un vuoto, ma una presenza ancor più costante di quella fin qui offerta senz’altro scopo che il donare amore.

Piercarlo Fabbio

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