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Esplode il “Pfizergate”: oltre 1.200 morti mai dichiarati dopo le sperimentazioni del vaccino anticovid

Milano (Federico Fossati) – Guido Rasi, già direttore esecutivo dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) e consulente del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, ha detto a Sky Tg24: “Probabilmente le pillole per curare il Covid saranno disponibili in Italia da gennaio. L’Ema ha dato il via libera, il farmaco della Pfizer sembra molto utile”. tutto bene? Ma neanche per sogno! Infatti la Pfizer che produce la pillola miracolosa è stata chiamata in causa da Trial Site News, un digital media che si occupa al 100% della trasparenza dei trial clinici e della ricerca clinica in tutto il mondo, che ha pubblicato un’inchiesta firmata da Sonia Elijah che svela l’esistenza di “documenti Pfizer altamente riservati, sinonimo dell’estrema mancanza di trasparenza avallata dal comportamento delle agenzie governative negli ultimi 20 mesi”. Dossier sui quali il mondo della scienza s’interroga da tempo, quelli relativi alle sperimentazioni dei vaccini dell’azienda americana per i quali, a fine agosto, è stata presentata una richiesta di accesso ufficiale.
Oltre 30 scienziati e accademici hanno inoltrato a FDA (l’agenzia del farmaco americana) una domanda per visionare i documenti che hanno portato al via libera per il vaccino Pfizer, finito poi sui mercati di tutto il mondo. Il gruppo di esperti sta lavorando per rendere note le pagine di quei dossier. A far discutere è soprattutto il report di 38 pagine intitolato “Analisi cumulativa dei rapporti di eventi avversi post-autorizzazione di PF-07302048 (BNT162B2) ricevuti fino al 28 febbraio 2021”, basato su dati provenienti da vari Paesi del Mondo (Italia compresa).
Tra i dati emersi, dopo aver esaminato i documenti, secondo Trial Site News, a preoccupare sarebbero i 1.228 decessi registrati entro tre mesi dall’assunzione del vaccino, mai resi noti. Per tutte le tipologie di eventi avversi riscontrati, inoltre, sarebbe emerso come le donne siano mediamente 3 volte più colpite rispetto agli uomini, in particolare per quanto riguarda le reazioni allergiche.
Allo stesso modo, Trial Site News evidenzia come dall’analisi originale presentata alla FDA per ottenere il via libera sarebbero stati esclusi i dati sui rischi durante la gravidanza e allattamento. Numeri che “sottolineano 413 casi avversi di cui 84 classificati come gravi” in netto contrasto con l’analisi di Pfizer, che aveva affermato di non aver riscontrato pericoli per neo-mamme e future mamme.

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