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Covid19: c’è chi non rispetta le regole, e non sono i comuni cittadini

Alessandria (Henry Jekyll) – Nel mondo di mezzo del sociosanitario, precisando che le foto sono rubate e non autorizzate da nessuno, in questa fase di massima diffusione del Virus Sars Covid 19, ci si aspetterebbe da chi per dovere e per etica è particolarmente tenuto a rispettare le regole sanitarie, un atteggiamento conforme al SSN, e magari, se privato, non così “assetato di sangue”, cioè di profitti a buon mercato. Purtroppo talvolta si deve assistere a uno spregio assoluto di tutte le norme più elementari di prudenza. È il caso d’un laboratorio privato di analisi che riesce in un colpo solo a non rispettare nessuna regola di protezione dal contagio, della serie: porte e finestre ermeticamente chiuse senza ricambio d’aria, assembramento alla reception, fila di pazienti in attesa di prelievo o altri esami seduti in contemporanea alla faccia della prenotazione. Naturalmente non ne faccio una colpa alle avvenenti e gentili operatrici che si trovano a gestire una marea di pazienti, né ai poveri medici “prelevatori”. Andando come sempre lì in incognito ho cercato di segnalare le irregolarità chiamando i NAS.
Ma forse non serve, non sono neanche venuti.

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