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Il Gruppo Gavio promette: finiremo la Asti-Cuneo un anno prima

Asti – Che quelli di Cuneo fossero “nati seduti” lo sapevamo, ma qui si va oltre le battute. I tempi molto lunghi (quasi un ventennio) che hanno caratterizzato fino a oggi il completamento dell’Asti- Cuneo sono dovuti ai tempi amministrativi e burocratici della Pubblica amministrazione nella scelta di una parte del tracciato e delle modalità di finanziamento dei lavori. Secondo il Gruppo Gavio che dovrebbe finire la ultradecennale incompiuta “Non appena la società concessionaria ha ricevuto il via libera da parte delle Autorità competenti e del Ministro concedente, ha immediatamente avviato tutte le attività realizzative e progettuali di propria competenza”. Così ha dichiarato stentoreo Bernardo Magrì amministratore delegato Autostrada Asti-Cuneo (Gruppo Gavio) in una lettera pubblicata oggi da La Repubblica. Due, in particolare, i nodi del contenzioso ormai pluridecennale (e io pago): il tratto che riguarda i Comuni di Roddi e Alba che rientra nel cosiddetto lotto 2.6.B che Magrì promette di finire entro il 2023, in anticipo di 12 mesi rispetto alle previsioni. Il secondo è quello del lotto definito 2.6.A, tra Verduno e Cherasco per cui il Gruppo Gavio lamenta ritardi dovuti alle necessarie autorizzazioni ambientali e localizzative, non di competenza della società concessionaria.

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