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Rispetto al resto d’Italia il Piemonte riparte al rallentatore

Alessandria – Gian Paolo Coscia, alessandrino doc, presidente della Camera di Commercio Alessandria-Asti nonché di Unioncamere Piemonte la diagnosi è precisa: “Il tessuto imprenditoriale piemontese è in ripresa: da un lato sono aumentate le nuove iscrizioni e dall’altro sono diminuite le cessazioni. I dati mostrano che l’andamento delle iscrizioni è correlato alle prospettive dell’economia, oltre che influenzato da andamenti settoriali diversificati e dalle politiche dei sostegni pubblici. È evidente la forte espansione segnata dal comparto edile”. Nonostante la ripresa, che c’è e si vede, ma su alcuni punti la media del Piemonte sul 2021 è di poco inferiore a quella nazionale. Quadro che emerge sia dalla periodica analisi “aperture e chiusure” delle imprese fatta da Unioncamere Piemonte che dal Monitor dei distretti del Piemonte di Intesa Sanpaolo. Negli ultimi dodici mesi sono nate 24.958 aziende, il 19,2% in più del 2020, anche se si registra un 3,9% in meno rispetto al 2019. Al netto delle 20.288 cessazioni (il 7,4% in meno rispetto al 2020 e addirittura il 26,2% in meno rispetto al 2019), il saldo è positivo: più 4.670 unità. Un fenomeno che segna l’inversione del trend di contrazione del tessuto imprenditoriale locale. Il tasso di crescita è del +1,1%, in netta ripresa rispetto al dato registrato nel 2020 (-0,23%), e ancora lievemente inferiore rispetto alla media italiana del 2021. A trainare l’espansione il comparto edile con un tasso di crescita nel 2021, grazie all’effetto incentivi, di poco inferiore al 3%, mentre il commercio cresce dello 0,46%. Il turismo, nonostante le forti difficoltà indotte dalla pandemia, registra una sostanziale stabilità (+0,13%). Debolmente negativo il risultato dell’industria in senso stretto (- 0,17%), mentre una flessione più evidente caratterizza il comparto agricolo (-0,64%).
Le imprese iscritte a fine 2021 nel registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta a 428.476 unità, confermando il Piemonte in settima posizione tra le regioni italiane, con il 7,1% delle imprese nazionali. Lo stock a fine 2021 supera anche lo stock nel 2019. In ripresa l’export, ma meno del nazionale. Nel terzo trimestre 2021 si è registrata una crescita per le esportazioni dei distretti piemontesi (+ 9,3%), recuperando i livelli del terzo trimestre 2019 (-1,3%).
Secondo Intesa Sanpaolo nei primi nove mesi l’export ha registrato un aumento del 16,6% rispetto agli stessi mesi del 2020. Un balzo importante, ma inferiore alla media dei distretti industriali italiani (+ 20,5%) e del solo filone manifatturiero piemontese (+ 24,1%). E rispetto ai primi nove mesi del 2019 c’è ancora un gap del 5,8% da colmare sull’export per i distretti piemontesi, mentre i distretti italiani segnano un aumento del 2,3% e il manifatturiero piemontese del 2,5% nello stesso periodo.

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