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Covid: per il bene di tutti bisognava posticipare l’apertura delle scuole

Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e devo tornare a scrivere sulla situazione non proprio favorevole in cui versano le Rsa (case di riposo) del Piemonte, dove il rischio contagio da Covid dipende direttamente dal fatto che non hanno posticipato l’apertura delle scuole.
Mi direte: ma cosa c’entrano le scuole con le case di riposo? C’entrano eccome!

Dalla scuola del nipote il virus zompa nella camera del nonno
In un appello lanciato da due Rsa della nostra provincia (che riportiamo integrale a pie’ d’articolo), quelle di Giarole e di Ticineto, si legge che “non aver rimandato di 3 settimane l’apertura delle scuole (che poteva essere compensata con una chiusura rimandata di pari durata a giugno) ha come risultato la chiusura delle R.S.A. dove in via prioritaria il contagio avviene tramite gli Operatori e le Operatrici (senza alcuna loro responsabilità e che eroicamente da due anni combattono una battaglia terribile) che hanno figli e figlie a scuola e si infettano quasi sempre senza averne cognizione”. Non è tanto importante distribuire vaccini e tamponi che si viene a capo della malattia, essendo importante, se non addirittura essenziale, che gli anziani ospiti vivano in ambienti sani e preservati dal contagio, oltre ad essere curati bene con le migliori terapie disponibili.

Rsa abbandonate a se stesse
Nell’appello, Ticineto e Giarole denunciano che sono state abbandonate a se stesse dal governo e dalle Istituzioni in generale. Del vecchietto frega poco o punto a tutti e la sua assistenza è scaricata quasi completamente sulle Rsa. È vero che il governo ha fornito i tamponi gratis, ma quelli che andavano bene con la variante Delta mentre con la Omicron ci azzeccano poco. Per questo motivo le Rsa devono comprare tamponi nuovi senza che nessuno glieli rimborsi. Nell’appello infatti si legge ancora: “Il Governo e le Regioni pensano che avendo fornito gli ottimi vaccini e dando gratis un po’ dì tamponi antigenici (che hanno con la Omicron parecchi, almeno uno su otto stando ai nostri modesti conti, falsi negativi) tutto sia risolto”?

E qui scatta la denuncia in Procura della Repubblica
Alla fine della fiera le Rsa di Giarole e Ticineto – tra le più efficienti del Piemonte – se la situazione non cambierà denunceranno per “tentata strage” le istituzioni per questa situazione di estrema incertezza e pericolo per la vita stessa degli anziani ospiti. “Saremo del parere di denunciare collettivamente nelle sedi di giurisdizione tutti gli Organismi che sono oggettivamente corresponsabili di procurata epidemia e tentata strage nei confronti degli anziani in R.S.A., di cui al Governi dei migliori non importa evidentemente nulla, tranne lodevoli e purtroppo marginali eccezioni”.
E io pago.

Ecco il comunicato stampa di Giarole e Ticineto
“Cari colleghe e colleghi,
le R.S.A. sono evidentemente state abbandonate nella scala di priorità del Governo e delle Istituzioni tutte. È palese che non aver rimandato di 3 settimane l’apertura delle scuole (che poteva essere compensata con una chiusura rimandata di pari durata a giugno) ha come risultato la chiusura delle R.S.A. dove in via prioritaria il contagio avviene tramite gli Operatori e le Operatrici (senza alcuna loro responsabilità e che eroicamente da due anni combattono una battaglia terribile) che hanno figli e figlie a scuola e si infettano quasi sempre senza averne cognizione.
Il Governo e le Regioni pensano che avendo fornito gli ottimi vaccini e dando gratis un po’ dì tamponi antigenici (che hanno con la Omicron parecchi, almeno uno su otto stando ai nostri modesti conti, falsi negativi) tutto sia risolto?
Chi paga i tamponi molecolari che dobbiamo per forza fare noi gestori per controllare i casi dubbi? Chi paga il costo degli isolamenti in camera degli Ospiti (oltre che il profondo disagio degli Ospiti poveretti)? Chi paga il blocco degli ingressi che è moralmente obbligatorio con anche un solo soggetto positivo in Struttura?
Noi ovviamente insieme agli Ospiti e alle loro famiglie. Ma è evidente che i vecchi malati non producono e soprattutto non consumano e che quindi altre sono le priorità.
Saremo del parere di denunciare collettivamente nelle sedi di giurisdizione tutti gli Organismi che sono oggettivamente corresponsabili di procurata epidemia e tentata strage nei confronti degli anziani in R.S.A., di cui al Governi dei migliori non importa evidentemente nulla, tranne lodevoli e purtroppo marginali eccezioni”.

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