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Dalla Federazione Sindacale di Polizia Torino: Scuola, sette feriti fra le forze dell’ordine a Torino, solidarietà ai colleghi

“Quanto avvenuto ieri a Torino, dove ben sette appartenenti alle forze dell’ordine sono rimasti feriti in occasione della manifestazione di protesta degli studenti, sono la prova che è assolutamente sbagliato minimizzare a semplificare gli eventi di questo genere riducendo tutto a un presunto tentativo di soffocare il legittimo dissenso. Il fenomeno delle infiltrazioni criminali in ogni genere di manifestazione di dissenso è ormai endemico”. Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato, dopo che ieri, nell’ambito della protesta degli studenti a Torino, alcuni partecipanti alla manifestazione, travisati e armati di pietre e bastoni, hanno assaltato la sede dell’Unione industriali. “Mentre esprimiamo la piena solidarietà ai colleghi rimasti feriti – aggiunge Mazzettici preme evidenziare, soprattutto ai più giovani, legittimamente animati dalla volontà di esprimere le proprie idee e le proprie recriminazioni, che è fondamentale non cadere nella trappola di chi li strumentalizza, riducendo tutto a un improponibile schema secondo cui le Istituzioni e chi le rappresenta operano per soffocarne volontà e libertà. È esattamente il contrario. Le forze dell’ordine svolgono un servizio a loro tutela quando scendono nelle strade e nelle piazze del dissenso, non hanno alcun valido motivo per fare del male a studenti pacifici. È necessario comprendere la professionalità e la competenza degli addetti ai lavori, che sono ben consci dei pericoli che si annidano nelle premeditate azioni violente di soggetti e movimenti eversivi che nulla hanno a che fare con alcun tipo di protesta legittima, e li hanno ormai decodificati in tutte le sedi. L’analisi di fenomeni complessi e sotterranei come questi è frutto di un lavoro lungo e accurato che ovviamente i più disconoscono, ma è indispensabile fidarsi di chi opera per mantenere salde le prerogative di libertà, democrazia e sicurezza, e non abbandonarsi a semplicistiche recriminazioni basandosi su ciò che sembra, senza sapere ciò che nella realtà è”.

 

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