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Cirio, dove sono finiti i soldi dei ristori per le Rsa?

Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e mi trovo ancora una volta a scrivere sulla situazione disastrosa che devono affrontare, non certo per colpa loro, le Rsa alessandrine, ma anche piemontesi, che non hanno visto arrivare dalla Regione Piemonte i soldi previsti dai ristori pagati dal Governo. Dopo due anni di pandemia, superati con tanta fatica da parte degli operatori del settore, dei gestori, degli ospiti e degli stessi familiari, devo ancora leggere un cahier de doléances pieno zeppo di aggiornamenti da parte delle strutture chiuse ai parenti e inadeguate. A parte il fatto che le Rsa hanno dovuto chiudere alle visite per regolamenti nazionali di sanità pubblica, peraltro spesso arrivati in ritardo in rapporto alla diffusione pandemica, nessuno tanto meno qualche collega un po’ distratto, ha mai scritto degli enormi investimenti a spese totali dei gestori, in termini di sicurezza (personale aggiuntivo presidi sanitari tamponi rapidi perché quelli inviati dalle Regioni erano pochi o inaffidabili sanificazioni) e di compensazione di mancati guadagni dovuti principalmente alla chiusura, fatta dai Gestori onesti, che ha comportato la desertificazione di intere strutture che stanno chiudendo a decine come solo Alessandria Oggi ha sempre denunciato.
Nessuno fa cenno al lavoro costante per tenere in contatto gli anziani e i parenti in tutti i modi possibili, utilizzando psicologi, animatori, Oss per tenere i rapporti costanti.
Nessuno fa cenno ai sacrifici del lavoratori sottoposti, per loro etica scelta, a comportamenti claustrali atti a ridurre il rischio dì trasmissione del Covid19 ai pazienti fragili e più a rischio (addirittura molte coppie vivono da anni in stanze separate e non vedono i figli se non da distante).
Nessuno si accorge del prezioso lavoro di centinaia di migliaia di eroi silenziosi, vaccinati tutti al 99 per cento senza clamori o proclami. E adesso che si ha la sensazione forte che la situazione stia cambiando davvero e si stanno programmando in modo serio le riaperture ai parenti e a tutti i volontari arriva la classica coltellata in prima pagina del solito foglio nazionale ormai illeggibile dal quale si viene a sapere che l’assistenza agli anziani potrebbe passare a società francesi.
Il Maligno mi ha confidato – ma io non gli credo – che si vuole distruggere quel poco di italiano rimasto nel settore e facilitare le chiusure dì altre Rsa, perché possano poi essere comprate da gruppi stranieri (cosa che sta succedendo e Alessandria Oggi lo ha denunciato come sempre in “beata solitudine”).
Noi siamo cattivi, non crediamo ai complotti, per questo abbiamo deciso di combattere con tutte le forze anche questa battaglia che è la nostra perché prima o poi tutti si diventa vecchi, una battaglia che ci vede ancora una volta in prima linea e in “beata solitudine”.
Ecchisenefrega. A la guerre comme a la guerre urlavano i Templari prima della carica.
Anche noi.
E io pago.

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