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Peste suina e ristori che non ci sono perché la Regione dorme: “Maremma Maiala” direbbero in Toscana, con supercazzola e scappellamento a destra (Giunta Cirio)

Alessandria (Jacopo Biondi) – “Non c’è più tempo. Servono ristori e quelli stanziati dal decreto Sostegni ter non sono sufficienti. Le aziende suinicole sono al collasso, hanno dovuto abbattere i capi sani e ora vogliono ripartire. La recinzione, che vedrebbe coinvolta mezza provincia sino a Genova, è un assurdo e inutile spreco di denaro, non certamente la soluzione al contenimento del numero di cinghiali che stanno continuando a scorrazzare. Ora è importante vigilare, oltre sul piano sanitario, contro le speculazioni di mercato a tutela degli allevatori e del sistema economico ed occupazionale. Auspichiamo che il Commissario nominato abbia presto pieni poteri esecutivi per affrontare la situazione”. Così, il presidente Coldiretti Mauro Bianco dopo l’incontro organizzato a palazzo Ghilini per fare il punto, a 2 mesi distanza, sull’emergenza peste suina. Presenti Enrico Bussalino, presidente Provincia; Marco Protopapa, assessore regionale Agricoltura; Riccardo Molinari, presidente Gruppo Lega Camera Deputati. Categorico il bisogno di sostenere e tutelare tutte le imprese, non solo suinicole, che rischiano incalcolabili danni economici e di immagine. Per Paolo Viarenghi, direttore Cia, “i fondi per affrontare l’emergenza Psa non devono essere prelevati dall’Agricoltura, ma da risorse europee e del Ministero della Salute. I nostri imprenditori pagano già un prezzo troppo alto”. Ristori veloci e compensativi la sollecitazione anche di Luca Brondelli di Brondello, presidente Confagricoltura. “Sta per uscire un’ordinanza regionale che definirà tutte le attività di abbattimento dei cinghiali nella zona Rossa, zone Buffer e la zona bianca libera da vincoli, con metodi di contenimento, controllo e selezione a secondo delle fasce, anche con utilizzo di termo camere per gli interventi notturni – spiega Protopapa – Grande collaborazione è stata chiesta ai territori con la partecipazione dei comuni anche per l’organizzazione dello smaltimento delle carcasse. Bisogna fare squadra e creare sinergia tra tutti gli attori per un’azione di tutela dei territori”.
“La Provincia c’è – assicura Bussalino – Creiamo una rete di rapporti istituzionali, con le associazioni, per favorire al massimo l’attività del Commissario Angelo Ferrari”.

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