Press "Enter" to skip to content

Ucraini e nazisti da sempre alleati: ecco una prova

(Pubblicato da Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi” per conto della Regione Piemonte – pagina 29 – anno 2015)

di B. Berruti – In provincia di Torino subito dopo l’8 settembre le popolazioni locali nascosero i soldati alleati in fuga dai campi di internamento che si trovavano sul territorio, in particolare nel Canavese. Qui essi furono accolti e ospitati a lungo, ma nel tardo autunno del 1944 la presenza dei tedeschi della 5ª Divisione Alpina della Wehrmacht, con al seguito battaglioni speciali composti da soldati ucraini e mongoli particolarmente crudeli anche contro le popolazioni civili, e l’aumento costante della taglia per chi segnalava e favoriva la cattura di un prigioniero alleato resero necessario l’allontanamento degli inglesi da quelle zone. Inoltre, a seguito dello sbarco in Provenza dell’agosto del 1944, la Francia era ormai libera e una delle basi alleate era a Grenoble. Prese quindi corpo il piano finale dell’IS9 per evacuare i prigionieri di guerra presenti nella zona canavesana. In questo contesto Gino Viano “Bellandy”, comandante della 6ª Divisione GL, ordinò ad alcuni partigiani della sua formazione di accompagnare in Francia una trentina di ex prigionieri alleati che si trovavano nel Canavese. In cambio la formazione avrebbe ottenuto armi e vettovagliamenti dagli Alleati di stanza a Grenoble. Per svallare utilizzarono un percorso molto praticato durante la guerra e ben noto a contrabbandieri, commercianti, guide alpine. Ma le sfavorevoli condizioni climatiche fecero drammaticamente fallire l’impresa. Il 9 novembre 1944 il gruppo composto da 25 fuggitivi ed evasi britannici e 15 partigiani italiani, sferzato da tempo inclemente e bufera, si smarrì nella neve della Gorges de Malpasset. Sopravvissero solo 1 inglese e 2 italiani. Gli altri erano morti a pochi metri di distanza dal rifugio montano che stavano cercando di raggiungere. Questo fu l’ultimo tentativo degli agenti alleati di organizzare un’evacuazione di massa di ex prigionieri di guerra dal Piemonte.

Comments are closed.