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Giovane stramazza a terra in stazione ma nessuno lo aiuta, la madre sporge denuncia per omissione di soccorso: ora sta meglio

Chivasso – La storia ha dell’incredibile e non è successa in uno sperduto paese del Terzo Mondo, ma a pochi chilometri da qui: domenica scorsa un ragazzo di 21 anni, residente con la famiglia a Borgo d’Ale, un paese in provincia di Vercelli a una cinquantina di chilometri da Casale Monferrato, mentre stava rientrando in treno da Torino è finito al Pronto soccorso dove è rimasto per più di cinque ore, mentre i medici gli hanno somministrato otto antidolorifici a causa d’una colica renale. Prima di prendere il treno il giovane aveva telefonato ai genitori avvisandoli che non si sentiva molto bene. Alla stazione torinese di Porta Susa i dolori sono aumentati facendosi intensi al punto che ha avuto bisogno di stendersi a terra, lungo il marciapiede della stazione. La gente passava e non lo soccorreva, mentre lui rantolava. Solo un ragazzo gli ha dato una bottiglietta d’acqua. Nonostante tutto, all’arrivo del treno per Santhià il giovane è riuscito a rialzarsi e a salire in carrozza, quindi a inviare un sms ai genitori con scritto: “Chivasso”, dove decide di scendere a causa delle sue condizioni. Infatti proprio a Chivasso è svenuto in stazione. Mentre i genitori stavano arrivando hanno ricevuto dal suo telefono la chiamata di una persona che lo stava soccorrendo al binario 2. Attimi concitati fino all’arrivo del 118. “Fortunatamente ora sta bene – racconta la madre – ma è stato lasciato da solo e ignorato”, per questo motivo ha deciso di presentare denuncia per omissione di soccorso in quanto suo figlio è stato lasciato accasciato a terra sulle banchine delle stazioni di Porta Susa a Torino e di Chivasso, oltre che sul treno su cui era salito per scendere a Santhià, ma stava così male che è sceso prima in cerca di aiuto. I genitori lo hanno salvato.

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