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La Regione Piemonte paga chi evita l’aborto

Torino – Dopo il via libera alla presenza degli anti abortisti negli ambulatori dell’Asl e lo stop alle linee guida del ministero che prevedono la somministrazione della pillola Ru486 anche nei consultori, dalla Regione Piemonte ora arriva un fondo di 400.000 euro per i pro-vita per aiutare le donne in difficoltà economica e convincerle a non abortire. La decisione è stata perorata dall’assessore alle Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria, Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia (nella foto), promotore dell’iniziativa. Sono una trentina (soprattutto gruppi pro life) le associazioni accreditate dalle Asl per svolgere attività nei consultori e negli ospedali. Proprio queste associazioni ora, con l’iniziativa “Vita nascente”, potranno presentare progetti di promozione e supporto alla vita. “Il nostro obiettivo è garantire il vero diritto di scelta della donna, intervenendo in loro sostegno in situazioni di fragilità sociale” dice Marrone. La sinistra e le associazioni femministe sono pronte a dare battaglia con “Non Una di Meno” e “Più 194 Voci” rete per l’autodeterminazione.

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