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Turisti anche alessandrini occupano in treno i posti dei disabili

Genova – Ieri pomeriggio 27 disabili coi loro accompagnatori avrebbero dovuto prendere un treno alla stazione di Genova Principe per tornare a casa in Piemonte e in Lombardia, ma hanno dovuto prendere un pullman in quanto i posti a loro riservati e prenotati (con cartello ad hoc) come comitiva, erano stati occupati da altrettanti viaggiatori che rientravano a casa dopo una mattinata al mare per la Pasquetta. Infatti, anche se sui treni regionali non è possibile prenotare un posto a bordo, Trenitalia concede la prenotazione a gruppi di viaggiatori oltre le venti persone. Nonostante l’intervento di quattro addetti di Trenitalia e tre agenti della Polfer, gli occupanti abusivi hanno rifiutato di alzarsi e viaggiare in piedi costringendo così i disabili a scendere. L’antefatto è che alla stazione di Genova Principe il treno regionale Albenga-Milano delle 14.10 è arrivato in ritardo perché vandalizzato alla stazione di Savona da alcuni teppisti (quelli non mancano mai) che si sono divertiti a scaricare l’estintore e a spaccare le colonnine di disinfettante per le mani, cosa che ha costretto Trenitalia a sostituire il convoglio con un altro treno meno capiente che, assicurano da Trenitalia, avrebbe comunque permesso – tra posti in piedi e posti a sedere – di ospitare a bordo tutti gli utenti che avevano acquistato il biglietto. In ogni caso la stessa Trenitalia, ancora prima che il treno da Savona arrivasse a Genova, aveva messo a disposizione dei passeggeri alcuni pullman per consentire a chi difficilmente avrebbe trovato posto a sedere sul treno, di viaggiare seduto verso Milano tanto che sono stati due, oltre a quello dove ha viaggiato il gruppo di disabili, i pullman partiti da Genova. Tra i  viaggiatori “occupanti” i posti riservati ci sarebbero anche dei residenti nella nostra provincia che sarebbe scesi ad Arquata Scrivia e a Tortona.
Oltre alle dichiarazioni dei politici e dei responsabili di Trenitalia che stigmatizzano il comportamento dei viaggiatori occupanti quei posti riservati, anche Codacons protesta: “Una vicenda incresciosa, che suscita vergogna – si legge in una nota dell’associazione consumatori – e imbarazzo quella capitata sul treno regionale tra Genova e Milano. Una vicenda disgustosa, vengono a mancare le normali regole di convivenza, ma non si può neanche far finta di niente dinnanzi ai soliti disagi di Trenitalia che aveva previsto mezzi alternativi causa sostituzione del convoglio sul quale si viaggiava nella stazione di Savona, che poi ha generato il solito caos. Quanto accaduto – si legge ancora nel comunicato di Codacons – lascia ancora più perplessi, perché Trenitalia deve fare in modo di garantire a coloro che ne hanno diritto i posti sui mezzi, e se ci sono delle violazioni far rispettare le regole, altrimenti è il far west. Per questo motivo presenteremo una denuncia alla Procura della Repubblica chiedendo che i responsabili dell’accaduto vengano identificati e perseguiti secondo la legge”.
Un esposto alle procure della Repubblica di Genova e di Milano con l’ipotesi di violenza privata sarà depositato anche dai legali di Assoutenti in merito ai ragazzi disabili “cacciati” dal treno che doveva riportarli a casa da un gruppo di turisti che si sono rifiutati di alzarsi dai posti occupati nonostante fossero riservati alle persone con disabilità. “Si tratta di un episodio molto grave, un esempio di inciviltà e degrado morale che potrebbe realizzare un vero e proprio illecito di natura penale – spiega in una nota di Assoutenti il presidente Furio Truzzi – per cui chiediamo alle Procure di Genova e Milano di identificare, anche attraverso l’ausilio delle telecamere di sicurezza, tutti i passeggeri che hanno costretto i ragazzi disabili a scendere dal treno, e di procedere nei loro confronti. Chiediamo inoltre – prosegue il comunicato – che le pubbliche autorità e le società del trasporto ferroviario elevino nei confronti dei responsabili della triste vicenda un daspo a vita su tutti i treni italiani, vietando ai soggetti che hanno rifiutato di cedere il posto ai disabili l’utilizzo di qualsiasi tipo di treno, allo scopo di dare un segnale forte di condanna verso simili barbarie”.

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