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Gurrieri: ben venga una nuova logistica alessandrina per lavorare sempre di più e meglio col Nord Europa

Genova – Antonio Gurrieri (nella foto in alto), amministratore delegato di Alpe Adria, la società logistica impegnata sull’asse ferroviario Genova-Trieste, che in questo momento sta coordinando un progetto col gruppo Msc su Milano e Alessandria, spiega come si fa a sviluppare una grande rete di trasporti coordinati nel Nord Italia.
In un’intervista al Secolo XIX uscita stamane, dice: “Nel corso di questi anni in Italia il ragionamento sulla logistica si è sviluppato sull’asse Nord-Sud. Non si è mai pensato realisticamente alle opportunità degli assi orizzontali, e quello fra Trieste e Genova potrebbe davvero essere il corridoio dei due mari. [I due porti non sono in competizione in quanto] Trieste e Genova servono due mercati diversi. L’unica competizione realmente esistente è coi porti del Nord Europa. Allora, un sistema logistico coordinato può solo aiutare i due scali a crescere. Come? Bisogna riuscire a sfruttare al meglio gli spazi portuali e retroportuali. Genova, almeno a confronto di Trieste, ha spazi in riva al mare più consistenti. Il capoluogo giuliano ha la sua forza nel sistema di retroporti alle sue spalle, che permettono allo scalo di gestire quei traffici che altrimenti non troverebbero spazio in banchina, estendendola di fatto. Questa soluzione ci ha permesso, col contributo di Alpe Adria, di sviluppare una rete capillare di collegamenti coi nostri mercati di riferimento, dalla Germania fino alla Polonia e alla Slovacchia. Il piano, in parole semplici, è sviluppare una rete di interporti collegati nella pianura padana, che consenta la crescita di questi collegamenti a beneficio di Genova e Trieste”.
Bisogna tener presente che in Italia abbiamo una manifattura che produce molto, ma non ha la potenza di un’industria siderurgica o d’un costruttore di auto. Siamo imbattibili nell’artigianato di qualità ma anche le aziende più grado non sono in grado di produrre tanto da riempire un intero convoglio (il “treno blocco”) e soprattutto l’operatore avrebbe difficoltà nel rimandare indietro il treno interamente carico. Per questo servono grandi centri logistici a metà strada, che permettano la formazione e l’organizzazione dei carichi da e per mete oltreconfine. Questi hub sono già individuati in quattro centri: Cervignano del Friuli e Verona per il nord-est, Milano e Alessandria per il nord-ovest. In questo contesto Alessandria è cruciale per Francia, Spagna, Portogallo, sfruttando l’asse orizzontale Lisbona-Kiev, e per il nord sfruttando il corridoio 5. Grazie alla Fondazione Slala è stato possibile sensibilizzare il Ministero delle Infrastrutture che ha coinvolto convintamente Alessandria nel progetto retroportuale padano. Alessandria in questo modo sarà un hub importante che lavorerà – come conferma l’a.d. Gurrieri – con Alpe Adria. A questo proposito è stata convinta Msc – compagnia di navigazione, dedita al mercato delle crociere, con sede a Ginevra e sedi operative a Napoli, Genova e Venezia – interessata a espandere anche la sua logistica terrestre.
“Alessandria, Terzo Valico e Tav – ci ha detto al telefono il presidente di  Slala Cesare Rossini (nella foto a lato) – camminano insieme e con Calogero Mauceri, commissario incaricato da Fs per il progetto unico Terzo Valico dei Giovi e Nodo di Genova, abbiamo deciso che Alessandria sarà un centro di primaria importanza, facente parte di una rete padana che coinvolge Milano, Verona e Trieste. A questo proposito, verso la metà di maggio si terrà un incontro specifico fra i protagonisti del progetto, Slala compresa, per definire alcuni punti determinanti allo sviluppo dei lavori”.
Finalmente Alessandria recita un ruolo fondamentale nel campo della logistica e grazie a Slala potrà arrivare nei prossimi anni a imporsi come capitale del retroporto di Genova-Savona e Trieste per lavorare sempre di più e sempre meglio col Nord Europa.

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