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Americani: amici della porta accanto o cravattari?

di Andrea Guenna – Siccome si parla sempre più a vanvera della guerra Russo-Ucraina, noi che siamo liberali da sempre e quindi amanti della verità, sentiamo forte il bisogno di fare chiarezza sulla situazione reale cercando di capire cosa vogliono gli Stati Uniti che ci sembra facciano una guerra per procura contro Putin, che non sarà un liberale, ma non è neppure un criminale di guerra.
Per rendersi conto di cosa stia succedendo occorre innanzi tutto capire chi siano gli statunitensi che, per esempio, nell’ultima guerra mondiale hanno massacrato poco meno di 40.000 civili italiani morti sotto i loro bombardamenti. Naturalmente noi italiani, che siamo quello che siamo, a guerra finita abbiamo accolto i nostri carnefici sventolando bandierine a stelle e strisce e lanciando fiori alle truppe Usa in sfilata trionfale e grottesca per le stesse città che qualche giorno prima avevano bombardato. Iniziamo col pubblicare la schematica quanto chiara scheda realizzata dal collega Mauro Franciolini a proposito dei bombardamenti sull’Italia che hanno ucciso solo civili inermi, vecchi, donne e bambini.
Eccola.

  • Anno 1942
    • Le incursioni sulle nostre città furono compiute prevalentemente dopo l’8 settembre 1943 e cioè quando l’Italia era virtualmente “alleata” con gli anglo-americani.
    • I primi attacchi leggeri si ebbero sul meridione d’Italia per opera della R.A.F. con base sull’isola di Malta.
    • Le prime dure incursioni su Napoli (nella foto in apertura) furono effettuate dall’U.S.A.A. F. il 4 e l’11 dicembre: si trattò anche delle prime incursioni dei bombardieri americani sull’Italia. Le città maggiormente colpite furono Torino, Milano (foto a lato) e Genova: attacchi pesanti, ma non come quelli dell’agosto dell’anno dopo. I bombardamenti sul “triangolo industriale” furono organizzati dal “Bomber Command” della R.A. F. durante la cosiddetta “offensiva di autunno”. Milano subì un solo bombardamento fra il 24 ed il 25 ottobre: 470 furono gli edifici distrutti.
    • Fra ottobre e novembre Genova fu colpita 6 volte: 1.250 edifici di vario genere furono distrutti. Fra il novembre/dicembre Torino subì 7 bombardamenti: 142 ettari distrutti di superficie edificate (70 fabbriche, 24 edifici pubblici, e circa 1.950 abitazioni). L’incursione più violenta fu quella della sera del 9 dicembre su Torino: 196 apparecchi scaricarono sulla città 147 tonnellate di bombe e 256 tonnellate di spezzoni incendiari.
    • Gli inglesi impiegarono complessivamente 1.811 aerei di cui 1.477 attaccarono le città italiane scaricandovi circa 2.740 tonnellate di bombe e perdendo 31 aerei. Le vittime furono circa 1.300
  • Anno 1943
    • La caduta di Mussolini in seguito agli avvenimenti del 25 luglio aveva generato in molti italiani l’illusione che anche la guerra dovesse cessare, risparmiando ulteriori lutti e distruzioni. Illusione svanita subito nella notte fra il 7 e l’8 agosto 1943 quando, Milano, Torino e Genova, subirono il contemporaneo e duro attacco della R.A. F. In quella notte, 201 tonnellate di bombe esplosive e spezzoni incendiari si riversarono su Milano, 195 tonnellate su Torino e 169 su Genova. Queste incursioni non dovevano rappresentare che un “assaggio” di quanto sarebbe successo nei mesi successivi.
    •  L’11 agosto un massiccio bombardamento devastò la città di Terni seppellendo sotto le macerie centinaia di vittime.
    • Il 13 agosto anche Roma, appena dichiarata “città aperta”, fu violata da circa 500 tonnellate di bombe americane che provocarono circa 2.000 morti e notevoli danni (foto a lato).
    • La notte del 13 agosto su Torino caddero 244 tonnellate di bombe e, la notte del 17 agosto, altre 248 tonnellate.
    • A Milano, dal 12 al 16 agosto 1943 ci fu il più feroce attacco che mai avesse subito, sino a quel momento, una città italiana: nella notte fra il 12 e il 13 agosto 504 bombardieri inglesi rovesciarono sulla città 1.252 tonnellate di bombe e spezzoni incendiari. Due giorni dopo, nella notte del 15 agosto, 140 bombardieri inglesi scaricarono altre 415 tonnellate di esplosivi. Non era ancora finita: nella notte del 16 agosto si presentarono nel cielo della città 199 bombardieri che scaricarono altre 601 tonnellate di ordigni mortali. In quattro giorni Milano fu martirizzata da 2.268 tonnellate di bombe sganciate da 843 aerei della R.A.F. inglese. Il bilancio finale fu drammatico: 239 industrie colpite, distrutte o gravemente danneggiate, 11.700 edifici abbattuti, più di 15.000 quelli danneggiati, le centrali elettriche irreparabilmente bloccate, la rete di trasporti e di comunicazioni quasi totalmente inservibili, migliaia i morti.
    • In quella prima metà di agosto 1943 caddero dunque sui centri principali dell’Italia settentrionale 3.325 tonnellate di esplosivo. Il 28 agosto furono poi bombardate Taranto, Cosenza e, a seguire, Novara, Foggia, Salerno, Crotone, Viterbo, Avellino, Lecce, Bari, Orte, Cagliari, Carbonia, Civitavecchia, Benevento. Frascati fu rasa al suolo e migliaia furono i morti. Il 1° settembre 1943 fu distrutta Pescara, città completamente priva di difesa antiaerea.
  • NB: il “Bomber Command” della R.A.F. e i bombardamenti sull’Italia. Nel 1973 il “Public Record Office” di Londra rese pubblici i documenti relativi ai bombardamenti inglesi sull’Italia. Queste notizie, attestate in modo corretto (ma gli inglesi sono inglesi) incontestabile dalle autorità inglesi, portarono a conoscenza di un piano a lunga scadenza, elaborato nei minimi particolari, che avrebbe previsto un diluvio di fuoco sull’Italia. Secondo tale progetto, gli anglo-americani avrebbero dovuto scaricare sull’Italia del nord, in un periodo compreso fra il settembre 1943 e il febbraio 1944 qualcosa come 45.000 tonnellate di esplosivo! Nella serie di tali documenti, corredati da numerose mappe raffiguranti gli obiettivi principali, fa spicco un eloquente messaggio inviato dal direttore delle “Operazioni di bombardamento”, Commodoro Bufton, al direttore dei “Piani di bombardamento”, Commodoro Elliot. Nello scritto, che reca la data del 29 luglio 1943, si legge anche: “Stabilita l’opportunità di attaccare l’Italia, ci proponiamo di trasportare sugli obiettivi del Nord circa 3.000 tonnellate di bombe nel mese di agosto, 8.000 tonnellate nei mesi di settembre e di ottobre e 6.500 tonnellate in ciascuno dei mesi invernali, se le condizioni atmosferiche saranno favorevoli…”. I bombardamenti dell’agosto 1943 non furono quindi solo “avvertimenti” o “pungoli” per accelerare la firma di una resa, ma rientravano in un piano programmato che, come per numerose città tedesche, prevedeva la totale distruzione dei centri vitali della nazione mediante il sistema dei cosiddetti bombardamenti “a tappeto”. Negli ultimi tre mesi del 1943 i bombardamenti terroristici anglo-americani provocarono 6.500 morti e circa 11.000 feriti, distruggendo e danneggiando migliaia di edifici.
  • Anno 1944
    • Furono migliaia e non risparmiarono nessuna città. Solo nel 1944, gli anglo-americani effettuarono sull’Italia centro-settentrionale, territorio della RSI, 4.541 incursioni, uccidendo 22.000 civili e ferendone oltre 36.000. Ci fu una vera e propria “escalation” di terrificanti incursioni che non risparmiarono nessuna città e che raggiunsero una frequenza quasi quotidiana. Firenze, per esempio, subì 7 bombardamenti (di cui 5 massicci) che causarono oltre 700 morti, migliaia di feriti e la distruzione di migliaia di case, oltre che danni gravissimi al patrimonio artistico della città. Molte furono le incursioni anglo-americane particolarmente odiose e criminali. Bisognerebbe ricordarle tutte ma, a titolo di esempio, valgano queste.
      • il martirio di Treviso: la città fu selvaggiamente aggredita il giorno di Venerdì Santo e fu distrutta da un violento bombardamento che costò la vita a 4.000 abitanti.
      • I “liberatori” sul Lago Maggiore: Il 25 settembre, due aerei inglesi sganciarono un grappolo di bombe su un gruppo di case di Intra provocando 11 morti e numerosi feriti. Poco dopo, gli stessi aerei mitragliarono il battello “Genova” di fronte a Baveno sul Lago Maggiore. Il battello colpito, che aveva a bordo solo civili (in prevalenza donne e bambini), prese fuoco: molti furono i morti e i feriti.
      • Il 26 settembre, aerei inglesi (probabilmente gli stessi del giorno prima) attaccarono il battello “Milano” carico di sfollati che si erano imbarcati a Laveno per raggiungere la sponda piemontese del lago. A bordo c’era anche un reparto del battaglione “M” Venezia Giulia che stava tornando alla scuola di Varese della G.n.r.: dieci di loro perirono nell’attacco.
      • L’ecatombe dell’Impruneta Il 27 luglio, aerei della Quinta squadriglia del 239° stormo, appartenenti alla “Desert Air Force” (Daf), bombardarono “a tappeto” l’Impruneta. Il paese era affollato soltanto da civili inermi che speravano di aver trovato un rifugio sicuro dalle incursioni alleate. La maggior parte dei rifugiati morì sotto le bombe dei “liberatori”, mentre i superstiti furono falciati dalle mitragliatrici dei “Kittyhawks” sudafricani. Il 28 luglio, un’altra incursione si scatenò contro la basilica del paese: si salvò solo il ritratto della Madonna.
    • La strage degli innocenti: il 10 ottobre sul rione popolare di Gorla (Milano) una bomba americana centrò in pieno una scuola: i bambini uccisi furono oltre 200. Accurati studi di storici militari hanno dimostrato con certezza che non si trattò di un errore. Per questo crimine immondo il governo americano non ha neppure chiesto scusa.

Vittime civili italiane degli Usa nella seconda Guerra Mondiale (vecchi, donne, bambini, invalidi e altro): 38.939 morti.

Ecco, secondo i dati dell’archivio del Ministero della Guerra, oggi della Difesa i principali bombardamenti aerei – anche ripetuti – nella seconda guerra mondiale:

    1. Ancona
    2. Avezzano
    3. Bologna
    4. Cagliari
    5. Caltanissetta
    6. Castel Gandolfo (Santa Sede)
    7. Ferrara
    8. Foggia
    9. Genova
    10. Gorla (Milano)
    11. Grosseto
    12. Isernia
    13. La Spezia
    14. Livorno
    15. Milano
    16. Napoli
    17. Padova
    18. Palermo
    19. Pescara
    20. Pisa
    21. Popoli
    22. Portela
    23. Porto Santo Stefano
    24. Potenza
    25. Randazzo
    26. Reggio Calabria
    27. Roma
    28. Savona
    29. Sesto Fiorentino
    30. Torino
    31. Trapani
    32. Treviso
    33. Umbertide
    34. Venezia
    35. Vicenza
    36. Zara

Come se non bastasse, ecco ora tutte le guerre americane, un dato impressionante. Gli Usa sono sempre in guerra: in 246 anni di vita gli Stati Uniti d’America hanno fatto la “bellezza” di 66 guerre (contate per difetto).
Eccole:

  1. 1776 – 1783 Guerra d’indipendenza americana, Chickamagua Guerre, Seconda Guerra Cherokee
  2. 1784 – 1794 Guerra Chickamauga, Guerre Pennamite, Guerra Oconee
  3. 1795 – Guerra indiana del Nord-Ovest
  4. 1796 – 1805 – Prima guerra Barbary
  5. 1802 – Prima guerra Barbary
  6. 1806 – Sabine Expedition
  7. 1810 – Stati Uniti occupano West Florida spagnola
  8. 1811 – 1813 La guerra di Tecumseh
  9. 1814 – Creek War, US espansione territorio in Florida, la guerra anti-pirateria
  10. 1815 – Guerra del 1812, seconda guerra Barbaresca, guerra anti-pirateria
  11. 1816 – 1826 Guerra Seminole, la guerra anti-pirateria
  12. 1827 – Guerra Winnebago
  13. 1831 – Sac e Fox guerra indiana
  14. 1832 – Guerra di Falco Nero
  15. 1833 – 1840 Guerra indiana Cherokee
  16. 1840 – 1842 Guerre Seminole, Forze Navali USA invadono Isole Figi
  17. 1843 – Le forze americane si scontrano con la Cina, le truppe statunitensi invadono costa africana
  18. 1844 – Guerre indiane e messicane Texas
  19. 1845 – Guerre indiane Texas – California
  20. 1846 – 1860 Guerre messicano-statunitense, guerre Texas-indiane
  21. 1861 – 1865 Guerra civile americana, Guerre Texas-indiane, Southwest guerre indiane, Guerre Navajo, Guerre Apache, California guerre indiane, Campagna Cheyenne
  22. 1866 – 1879 Guerre Indiane , Texas, California, Messico, Snake, Black Hawk di Utah, Nuvola Rossa, Franklin County War, Cina
  23. 1880 – 1887 Guerra contro il Messico, Apache, Orientale Nevada Expedition, Forze invadono Messico
  24. 1888 – US dimostrazione di forza contro Haiti, Forze invadono Messico
  25. 1889 – Forze statunitensi invadono Messico
  26. 1890 – 1891 Sioux Guerra indiana, Ghost Dance Guerra, Wounded Knee, Forze invadono Messico
  27. 1891 – Le forze americane invadono Messico
  28. 1892 – 1897 Guerra contro il Messico
  29. 1898 – Guerra ispano-americana, Battaglia di Leech Lake Chippewa
  30. 1899 – Guerra filippino-americana, guerra delle banane
  31. 1900 – 1913 Guerra filippino-americana
  32. 1913 – Guerra Navajo
  33. 1914 – 1916 Stati Uniti invadono Messico, Guerra Paiute
  34. 1916 – 1918 Prima guerra mondiale
  35. 1918 – 1919 – Guerra delle banane, Stati Uniti invadono il Messico
  36. 1920 – 1934 – Guerre delle banane
  37. 1941 – 1945 – Seconda guerra mondiale
  38. 1946 – USA occupano Filippine e Corea del Sud
  39. 1947 – Le forze di terra Usa in Grecia nella guerra civile
  40. 1950 – 1953 – Guerra di Corea
  41. 1954 – Guerra in Guatemala
  42. 1955 – 1975 Guerra del Vietnam
  43. 1979 – 1980 Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan)
  44. 1981 – Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua), primo incidente del Golfo della Sirte
  45. 1982 – 1983 Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua), Conflitto in Libano
  46. 1984 – 1986 Guerra Fredda (guerra per procura CIA in Afghanistan e Nicaragua), Conflitto in Golfo Persico
  47. 1987 – 2° Conflitto in Golfo Persico
  48. 1988 – Occupazione americana di Panama
  49. 1989 – Seconda Golfo della Sirte incidente, l’occupazione americana di Panama conflitto nelle Filippine
  50. 1990 – 1991 Prima guerra del Golfo, occupazione americana di Panama
  51. 1992 – 1993 Conflitto in Iraq
  52. 1994 – Conflitto in Iraq, Stati Uniti invadono Haiti
  53. 1995 – Conflitto in Iraq, Haiti, bombardamenti NATO della Bosnia-Erzegovina
  54. 1996 – Conflitto in Iraq
  55. 161. 1998 – Bombardamento di Iraq, Afghanistan e missili contro il Sudan
  56. 162. 1999 – Guerra del Kosovo
  57. 2001 – Guerra in Afghanistan
  58. 2002 – Guerra in Afghanistan e Yemen
  59. 2003 – Guerra in Afghanistan e in Iraq
  60. 2004 – 2006 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan e Yemen
  61. 2007 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia e Yemen
  62. 2008 – 2010 – Guerra in Afghanistan, Iraq, Pakistan e Yemen
  63. 2011 – Guerra al Terrore in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Somalia e Yemen.
  64. 2012 – Conflitto in Libia (guerra civile)
  65. 2012 – Guerra in Afghanistan, Iraq
  66. 2014 – Guerra civile in Ucraina e Siria.

L’Italia serva degli Usa, della serie: “Chi non sa portare le proprie armi finirà per portare quelle degli altri”. Ecco le principali basi Nato in Italia:

  1. Sigonella: base aerea che ospita la Naval Air Station Sigonella (abbreviata in NAS Sigonella o NASSIG) della Aviazione di Marina Usa ed è utilizzata anche per operazioni della NATO, ed è sede del “Comando Alliance Ground Surveillance” (NAGSF). Il sedime ospita anche assetti di Eunavfor Med Irini. Il NAS statunitense si trova nella parte ovest della grossa struttura aeroportuale, nella cui parte est ha sede, invece, il 41º Stormo AntiSom.
  2. Camp Darby (situato tra Pisa e Livorno): un deposito di munizioni e bombe.
  3. Gaeta (provincia di Latina): il porto ospita la nave ammiraglia e il comando della VI flotta.
  4. Ghedi (provincia di Brescia): vi è un deposito di bombe nucleari (?).
  5. Aviano (provincia di Pordenone): è la più grande base aerea americana del Mediterraneo, quella dove sono state riunite quasi tutte le testate nucleari (le stime indicano dai 40 ai 70 ordigni) che possono essere portate in volo anche dai cacciabombardieri italiani, le altre sono a Ghedi, prima ce n’erano anche a Rimini.
  6. Vicenza: si trova il comando US Army per l’Europa del sud.
  7. Poggio Renatico (Ferrara) dove si trova il Deployable air command and control centre della Nato.
  8. Motta di Livenza (Treviso), nella caserma Mario Fiore, è di stanza il Multinational Cimic group, reparto multinazionale interforze.
  9. Vicenza: Camp Ederle, una base militare degli Stati Uniti dove sono di stanza migliaia di militari americani.
  10. Solbiate Olona (Varese) ospita il Corpo d’armata italiano di reazione rapida della Nato, che può essere inviato velocemente ovunque in scenari di crisi, è nella caserma Ugo Mara.
  11. Napoli: sede di due dei comandi operativi della Nato, l’Allied joint force command.
  12. Napoli: sede del comando del Security force dei Marines americani, la base dei sommergibili statunitensi e il Comando delle forze aeree statunitensi per il Mediterraneo.
  13. Mondragone (Caserta): sede del sotterraneo antiatomico per il comando americano e Nato da utilizzare in caso di guerra.

In Italia sono custodite 70 testate nucleari, che sono dislocate in due basi: Aviano e Ghedi.

  1. Ad Aviano sono ospitate 40 bombe atomiche B61-4
  2. A Ghedi altre bombe nucleari di tipo B61-3, B61-4 e B61-7 sono all’aeroporto militare.

Una domanda alla fine è lecita: quale film ci hanno raccontato fino a oggi e ci continuano a raccontare certi individui che evidentemente sono, nella migliore delle ipotesi ignoranti, altrimenti dei miserabili venduti in malafede? 

 

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