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Peste suina: altri due casi nel novese, uno a Roma

Novi Ligure – Mentre il sindaco di Molare chiede il controllo dei boschi da parte dei Carabinieri Forestali, la peste suina avanza con due casi a Montaldeo e Bosio, tra novese e ovadese, e si allarga con un primo caso individuato giovedì a Roma. Tra pochi giorni prenderanno il via gli abbattimenti mentre venerdì scorso il ministro Roberto Speranza ha nominato il sottosegretario Andrea Costa come rappresentante del governo che lavorerà in stretta collaborazione col Commissario straordinario per la Psa, Angelo Ferrari. 69 sono le carcasse infette prelevate in provincia di Alessandria e 44 in Liguria, per un totale di 113 cinghiali esaminati da gennaio. Ma si teme che la situazione vada fuori controllo e il caso di peste suina a Roma, nel parco dell’Insugherata, all’interno del raccordo anulare, preoccupa non poco ed evidenzia una gestione inefficace dell’emergenza Psa e fauna selvatica, oltre l’inadeguatezza dei provvedimenti presi. Intanto il commissario ha deciso di piazzare una rete di protezione alta circa un metro e 30 centimetri, che sarà provvisoria e lunga 150 chilometri, tra Piemonte e Liguria, prospettando l’avvio dello spopolamento dei cinghiali per metà maggio.

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