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Dal Partito della Rifondazione Comunista – Nuovo ospedale ad Alessandria: perché e con che soldi?

L’assessore alla salute del Piemonte Icardi ha annunciato la sua presenza ad Alessandria per il prossimo 18 maggio con l’intenzione di presentare il progetto di nuovo ospedale del capoluogo.
In merito a tale annuncio Alberto Deambrogio ha dichiarato: “La costruzione di nuovi ospedali non può prescindere dal riordino della intera rete ospedaliera e dalla ridefinizione del suo ruolo nello scenario di bisogni di cura oggi presenti. Se sono veritiere le intenzioni espresse da questa amministrazione regionale si dovrebbero realizzare oltre 6000 nuovi letti. Dovendo dismettere e sostituire oltre un terzo dei letti attuali sarebbe doveroso prevedere una razionalizzazione distributiva e funzionale della rete. Si tratta di superare l’eccessiva frammentazione spaziale e la presenza di duplicazioni e carenze dal punto di vista disciplinare. Dal punto di vista qualitativo – ha continuato Deambrogio – si tratta di riequilibrare l’offerta di cura in favore della prossimità. Di procedere concentrando tecnologie ed elevate specializzazioni in pochi poli di eccellenza. Di lavorare alla realizzazione di percorsi che rendano pienamente fruibili gli ospedali, vecchi e nuovi, superando le distanze amministrative e professionali di oggi. Occorre pensare alla unificazione di alcune ASO con le ASL territoriali: ad Alessandria questo tema si pone sicuramente. Nel capoluogo Icardi intende presentare il progetto di nuovo ospedale; sarebbe intanto utile avere da lui qualche indicazione su tutti i temi sopraesposti, perché una nuova struttura non può essere un’isola. Come è noto – ha continuato ancora Deambrogio – Il finanziamento di questo e di altri nuovi ospedali dovrebbe avvenire attraverso il coinvolgimento dell’INAIL. Non dobbiamo dimenticare che INAIL è un istituto assicurativo. Investe in edilizia per consolidare e valorizzare il proprio patrimonio a favore delle proprie attività assicurative e non rappresenta certo una fonte di finanziamento concorrenziale. In particolare INAIL scarica sugli enti finanziati gran parte delle procedure di realizzazione e degli oneri di conduzione degli immobili, riservandosi la decisione finale e mantenendo il possesso dei beni finanziati. INAIL non finanzia arredi e attrezzature. Stando ad una stima IRES del 2019 questi costi ammontano a circa 120.000 euro per posto letto. INAIL, infine, non si fa carico della manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili di cui resta proprietaria. Sempre utilizzando le stime IRES i 6000 nuovi letti avrebbero un costo di circa 2100 euro/anno per la manutenzione, altri 12 milioni all’anno da reperire. Ad Icardi dunque chiedo – ha concluso Deambrogio – come pensa di trovare i soldi che servono per la realizzazione e il mantenimento dell’eventuale nuovo ospedale di Alessandria e degli altri da lui previsti. Credo sia una domanda non peregrina. Quali margini offre oggi il bilancio della sanità piemontese? È pronto per consentire un indebitamento consistente come quello che di fatto va previsto”?

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