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Il Vaiolo avanza: un altro caso in Italia

Arezzo – Sono già 88 i casi di Vaiolo in Europa più 42 sospetti, come rende noto l’Ecdc, il Centro Europeo per il Controllo della Prevenzione delle Malattie. E la lista si allunga anche in Italia, con un nuovo positivo accertato ad Arezzo, un uomo di 32 anni, anche lui rientrato dalla Canarie dove la miccia sembra essersi accesa al Gay Pride della prima metà del mese. Il totale diventa così di 4 positivi accertati, più un nuovo caso sospetto. Intanto i portoghesi sono stati i primi ad aver sequenziato il virus e ad averlo messo su una piattaforma a disposizione della comunità scientifica internazionale. Il suo genoma sembra molto simile a quello che aveva causato una manciata di casi in alcuni Paesi extra africani tra il 2018 e l’anno seguente. Intanto il virologo Fabrizio Pregliasco della Statale di Milano e l’infettivologo della Cattolica, Stefano Vella, danno quasi per scontata la proclamazione dello stato di emergenza internazionale da parte dell’Oms, utile perché renderebbe obbligatorio il tracciamento. Lo stesso Oms ha nel frattempo annunciato di voler convocare i suoi virologi per capire se dietro questo propagarsi delle infezioni ci sia una qualche mutazione del virus a Dna. La buona notizia che arriva da Lisbona è che il ceppo diffuso in Europa è quello meno aggressivo originario dell’Africa Occidentale, che fuori dal suo habitat ha un tasso di letalità ampiamente al di sotto dell’1%, mentre quello endemico nel bacino del Congo arriva a un temibile 10%. Tuttavia esiste una certa preoccupazione tra le autorità sanitarie internazionali per la rapida crescita dei casi, con catene di trasmissione senza collegamenti col continente africano.

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