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Molinari, ma lei che film ha visto?

Alessandria (Andrea Guenna) – La Lega, com’era prevedibile, essendo al potere a Roma, a Torino e ad Alessandria, dato il disastro amministrativo che è sotto gli occhi di tutti, è rimasta a corto di argomenti e si inventa un film che non c’è. Ieri in Piazza Marconi al comizio di chiusura della campagna elettorale il numero due del Carroccio Riccardo Molinari, davanti al suo capo Salvini e a un migliaio di persone, fra l’altro ha detto: “Nessuno vuole ricordare che è stato l’assessore al bilancio del Comune (di Alessandria; n.d.r.) che ha dichiarato il dissesto”, alludendo ad Abonante, attuale candidato sindaco del Pd, che però non c’entra un tubo. Riccardino nazionale spara una micidiale “supercazzola prematurata con scappellamento a sinistra” in quanto la successione esatta degli assessori al bilancio dimostra che a dichiarare dissesto non è stato Abonante, ma Pietro Bianchi, assessore proprio dal 2012 al 2013.
Infatti abbiamo:

  1. Pietro Bianchi (assessore dal 02.06.2012 al 18.03.2013), che ha dichiarato il dissesto;
  2. Matteo Giovanni Ferraris (assessore dal 08.04.2013 al 22.05.2014);
  3. Giorgio Abonante (assessore dal giugno 2014 al 27.06.2017).

Inoltre il “Riccardino de noantri” s’è dimenticato di dire che proprio l’assessore che ha dichiarato il dissesto, quel simpaticone del dottor Pietro Bianchi, è un suo caro amico e gode della sua massima stima al punto che, in pratica, gli fa gestire tutte le partecipate con incarichi nei vari Cda. E dove non c’è Bianchi c’è un suo “giannizzero”.
Mi rendo conto che la Lega non esista più in quanto tutto il mondo sa che è ormai una sottomarca di Forza Italia che le ha pagato tutti i debiti (tenendosi il marchio con tanto di Alberto da Giussano), mentre sappiamo pure che quelli di Forza Italia sono in gran parte dei contaballe, ma piegarsi a loro al punto di rinnegare se stessi e diventare più bugiardi di loro per restare a galla mi sembra un po’ troppo.
A tutto c’è un limite.

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