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Abonante giura da sindaco “di minoranza”, Barosini contestato da presidente

Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e devo mio malgrado tornare a scrivere sulla politica de noantri. Ieri sera si è riunito a Palazzo Rosso il primo consiglio comunale eletto nelle ultime amministrative di giugno. I consiglieri di Lega e Forza Italia non hanno preso parte al voto e sono usciti dall’aula mentre s’è consumato il rito dell’insediamento del sindaco (Giorgio Abonante – nella foto) e del presidente del consiglio (Giovanni Barosini) “il traditore del centrodestra” contestato dalle truppe cammellate della Lega piazzate sulla balconata. Ad aprire l’assemblea era stata Rita Rossa, la consigliera di più lungo corso e la più votata. Dalla minoranza, è Mattia Roggero per la Lega ad augurare “buon lavoro al sindaco” e con un pizzico di ironia “al presidente Barosini: oggi finalmente si vede l’accordo di cui si è tanto parlato e guardo al M5S, che tante volte ha chiesto le dimissioni dell’allora assessore della nostra Giunta. Partiamo male e non parteciperemo al voto, abbandonando l’aula”.
Ma che Barosini andava con Abonante lo sapevano tutti!
Vice presidenti Irene Molina (Pd, indicata dalla minoranza) e Maurizio Sciaudone (FdI, minoranza).
La vera considerazione da fare è che questo consiglio comunale non rappresenta nessuno, in quanto votato da meno della metà degli aventi diritto al voto (46,73%) e di questa metà il sindaco ha preso il 42,04%.
Abonante è l’alfiere d’una sparuta pattuglia di 13.805 elettori, pari a circa il 19% degli alessandrini. Nemmeno uno su cinque.
E io pago.

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