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Sulla “Stangata” di Lega e Forza Italia su Amag interviene Abonante; l’elegante gesto di Cesare Rossini

Alessandria (PIero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e stavolta devo occuparmi di pubblica amministrazione. Sulle partecipate mandrogne cominciamo male, col sindaco Abonante che “diffida” Amag Spa, il carrozzone dei servizi “facciotuttoio” gestito male dalle truppe cammellate superpagate e fancazziste di Riccardino e Fernandel. Il nuovo sindaco non perde tempo e scrive al CdA di Amag facendo presente che una società “in house [cioè partecipata dal Comune] una volta approvato il bilancio consuntivo 2021 può adottare esclusivamente atti di ordinaria amministrazione, nonché tutti gli atti urgenti e indifferibili con indicazione specifica dei motivi”. E invece no perché la multiservizi azzurro-leghista continua a lavorare come se le elezioni non ci fossero state e il sindaco fosse quello di prima. Di qui l’invito esplicito di non compiere “atti elusivi della norma preordinando impegni giuridici ed economici che ricadano, per validità, nella competenza del prossimo consiglio di amministrazione e che, come noto, sarà designato entro il mese di luglio”. Lasciando perdere quello che dice il presidente leghista scaduto (non facciamo nomi per pietas cristiana), alla base dell’incazzatura di Abonante c’è la forzatura di Riccardino e Fernandel che hanno stilato un elenco di nomi riferiti a componenti delle loro truppe cammellate, candidati a promozioni con decorrenza 1° luglio, cioè cinque giorni dopo il ballottaggio.
Si tratta di:

  1. due passaggi al livello 8,
  2. quattro al livello 7,
  3. quattro al livello 6,
  4. quattro al livello 5,
  5. cinque a livello 4,
  6. un “riconoscimento assegno di merito”
  7. un “superminimo”.

Cioè, un giochino (ma cosa credono, che siamo tutti rimbambiti?) da circa 1,5 milioni di euro; euro più, euro meno.
Ma non è finita perché ci sarebbero anche un paio di consulenze triennali, anch’esse deliberate in extremis.
Insomma, Riccardino e Fernandel hanno agito come se il resto del mondo non ci fosse e il tempo non passasse mai.
Ma Abonante che, al di là del credo politico che noi – da liberali – non condividiamo, è una persona seria, non ci sta e scrive: “S’invita [il collegio sindacale, cioè i revisori] a voler vigilare affinché gli organi amministrativi scaduti delle società per azioni del gruppo Amag sottoposte al controllo analogo [Amag Ambiente, Amag Reti gas e Amag reti idriche] non compiano atti vietati dalla summenzionata norma, a pena di nullità e possibile richiesta di risarcimento danni”.
In questa miserabile e vergognosa situazione fa eccezione il gesto molto corretto e professionale dell’avvocato Cesare Rossini (nella foto), nominato presidente di Alegas prima delle elezioni che, dato il risultato elettorale, ha rimesso il mandato nelle mani del nuovo sindaco.
Per fortuna in Italia c’è ancora qualche galantuomo. Teniamocelo stretto.
E io pago.

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