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A proposito della “Casa delle Donne” la Sinistra balbetta

Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e, mio malgrado, devo tornare a scrivere sulla “Casa delle Donne” che hanno occupato l’Ipab Asilo Monserrato. Un’occupazione illegale per cui l’assessore regionale alla Famiglia Chiara Caucino (nella foto a lato) ha detto alla stampa: “Sono onestamente esterrefatta da quanto appreso dai media. È da evidenziare innanzitutto, come già fatto più volte, che la Regione non è assolutamente proprietaria dell’Ipab ma ha, su indicazione del Comune di Alessandria, nominato il Commissario liquidatore nella persona dell’Avvocato Paola Rizzo. La legge inoltre, va precisato, prevede che un’Ipab per poter essere estinta debba essere agibile e sgombra da cose e persone”. Nel caso di Alessandria il commissario ha preso atto che da tempo non vi era più attività e che, quindi, l’unica strada era la liquidazione. “Ciò che mi lascia perplessa – ha aggiunto Caucino – è che questa vicenda ci fa capire come la Sinistra stia lavorando da tempo per sovvertire tutti i valori, orientando la propria azione, non al rispetto dello Stato, delle sue leggi e della tanto sbandierata Costituzione, ma unicamente a uso e consumo d’una visione politica falsa”.
Intanto le donne occupanti la struttura hanno risposto con un presidio durato oltre due mesi per evitare lo sgombero e attendere l’esito delle elezioni comunali. Solo che Abonante non si è ancora espresso e, visto che ha preso voti anche a destra, non sa che pesci prendere dopo che ha promesso di non sgomberare i locali consentendo alle occupanti la possibilità di restare, nonostante che abbiano deturpato la statua di San Giovanni Bosco (?). Le occupanti scrivono sulla loro pagina Facebook: “A inizio luglio poco dopo l’insediamento del nuovo sindaco della nostra città, abbiamo sciolto il presidio con cui per due lunghi mesi abbiamo impedito l’esecuzione dello sgombero della Casa delle Donne. L’abbiamo fatto in ragione delle promesse e delle prese di posizione assunte in campagna elettorale da Giorgio Abonante. Nella mattinata di lunedì 18 luglio abbiamo incontrato il Sindaco Giorgio Abonante e l’Assessore alle politiche sociali Giorgio Laguzzi per iniziare a discutere del futuro della Casa delle Donne. Durante l’incontro abbiamo ricevuto rassicurazioni rispetto al rischio che il procedimento di sgombero, che continua a pendere sulla testa della Casa, sia al momento scongiurato. Sappiamo bene che la proprietà della struttura non fa capo al Comune, ma sappiamo con altrettanta certezza che una presa di posizione netta da parte dell’Amministrazione Comunale può invertire la rotta ed evitare l’intervento della Forza Pubblica. Sindaco ed assessore si sono detti disponibili… Abbiamo avanzato una prima esplicita richiesta: rivogliamo l’acqua”!
Chi la paga? Fino a quando il commissario Rizzo le ha scollegate l’acqua l’hanno pagata gli alessandrini in quanto queste donne si erano allacciate senza averne titolo.
E io pago.

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