Press "Enter" to skip to content

Morta la donna alla quale il tribunale aveva tolto la figlia con motivazioni risibili

Mirabello Monferrato – Gabriella Carsano, la donna che nel 2012, a 56 anni, è diventata mamma di una bambina grazie alla fecondazione eterologa all’estero, è morta di mesotelioma l’altro ieri, giovedì 28 luglio, all’età di 68 anni. Aveva lavorato alla biblioteca di Alessandria mentre il marito Luigi Deambrosis, ormai ottantenne, era stato per anni collaboratore del bisettimanale Il Monferrato e aveva avuto anche cariche politiche in paese. È rimasto sempre al suo fianco, fino all’ultimo, in un tonante quanto dignitoso silenzio. I due erano balzati all’onore della cronaca per l’età avanzata in cui avevano deciso di avere un figlio e per il triste epilogo della separazione forzata dalla bambina voluta dal tribunale dei minori di Torino che aveva deciso (non si è mai capito bene per quale motivo) di affidarla a un’altra famiglia, il tutto dopo la denuncia di un “solerte” vicino di casa in via Montebello. L’uomo sosteneva che la bimba di appena 18 giorni fosse stata abbandonata in auto dal padre. Diversa la posizione dei genitori che avevano spiegato che la piccola si era addormentata e che era stata lasciata pochi minuti in macchina mentre loro scaricavano la spesa. Dall’accusa Luigi Deambrosis era stato poi assolto ma nel 2013 la Corte d’appello di Torino si era pronunciata a favore dell’adottabilità della bambina e così anche la Cassazione. Ora tutto è finito, Gabriella Carsano se n’è andata senza neppure il conforto di un bacio da parte della figlia che oggi ha 12 anni mentre il marito Luigi è rimasto solo a ottant’anni. Una brutta storia, una storia lividamente triste. Brutta anche da scrivere.

Comments are closed.