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I Templari: Bergoglio, lei è impazzito

Riceviamo dal Sovrano Militare Ordine del Tempio www.smodelt.org e pubblichiamo questa strana notizia: il Papa indossa la croce LGBTQ+.

Dal Sovrano Militare Ordine del Tempio; Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone – Purtroppo dobbiamo registrare ancora una volta l’ennesima scelleratezza del signor Jorge Bergoglio – sedicente Papa della Chiesa Cattolica – il quale, dopo essersi permesso di correggere la millenaria preghiera cristiana del Padre Nostro, dettata dallo stesso Gesù, dopo aver decretato Motu Proprio la non rappresentanza divina del Pontefice Romano, Vicario di Cristo sulla Terra, ora indossa la blasfema croce arcobaleno del movimento LGBTQ+, a proposito del quale, il sedicente Papa, signor Bergoglio, nel rispondere con un messaggio autografo a una mini-intervista che gli ha fatto il gesuita statunitense James Martin, scrive: “Una Chiesa selettiva, di puro sangue, non è la Santa Madre Chiesa, ma piuttosto una setta”, dimenticando che la Santità – per chi crede – si raggiunge con l’intima sofferenza che è la forma più lacerante e per questo più vera di redenzione, intesa soprattutto come purificazione, elevazione e santificazione dell’anima, vera partecipe del corpo mistico di Cristo. Il signor Jorge Bergoglio dimentica inoltre che nostro Signore Gesù è morto in Croce per noi proprio in quanto “La porta è stretta ma il Regno è grande”: ecco la selezione. Non basta, poiché il signor Bergoglio scrive che “la Chiesa è madre e chiama insieme tutti i suoi figli” certo, ma perché si pentano aprendo il loro cuore, altrimenti la Chiesa e il Cristianesimo non contano più niente e non insegnano più niente. Basta uno psichiatra qualsiasi.
L’amore è sacrosanto quando non è carnale, morboso, innaturale, vacuo, ostentato, ipocrita, inutile.
Purtroppo, e ancora una volta, il Sovrano Militare Ordine del Tempio restando saldamente cristiano, i cui cavalieri templari resteranno per sempre fedeli a Cristo onorando il giuramento prestato, suo malgrado è costretto a ribadire che non è più a disposizione della chiesa cattolica del signor Bergoglio.

Non nobis Domine, non nobis, sed Nomini Tuo da Gloriam
Ad Maiorem Dei Gloriam

 

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