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Se si vuole andare per funghi prima bisogna cercare le carcasse dei cinghiali

Voltaggio – La raccolta dei funghi nei boschi tra Piemonte e Liguria nei mesi finali del 2022 rischia di essere compromessa dalla peste suina. Oltre alla situazione anomala determinata dalla grande presenza di cinghiali in zona, incide molto anche la selva di regole imposte dalle Regioni Piemonte e Liguria per poter andare per funghi. Come ogni anno i fungaioli sono alle prese con la “giungla” dei tesserini e con le ferree imposizioni che vietano di portare a casa più di tre chilogrammi a persona. Inoltre la Regione Liguria per consentire ai fungaioli di andare per funghi li identifica come cercatori di carcasse di cinghiali. È questa, in effetti, la novità più importante del periodo. E non c’è scampo. Il motivo che i boschi sarebbero interdetti a ogni attività e infatti le amministrazioni pubbliche hanno speso moltissimi soldi per realizzare le recinzioni. Vi si può accedere solamente se, al momento del rilascio del tesserino da fungaioli, le persone interessate accettano di compilare un apposito modulo della Regione Liguria: qui si certifica la propria volontà di entrare nelle “zone rosse” e  si accetta di collaborare con le autorità segnalando il ritrovamento di probabili carcasse di cinghiali. Per i fungaioli inoltre rimane la regola secondo la quale non si possono raccogliere più di tre chili di funghi a persona in una sola giornata. Di solito il tesserino giornaliero costa 10 euro, mentre quello stagionale dai 40 agli 80 euro, a seconda delle zone.

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