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La Meloni non sembra invincibile e rispunta il “Teorema Draghi”

Roma (Alberto Maggi) – Calenda e Renzi chiamano, Draghi risponde. Tra gli esponenti della lista unitaria Azione-Italia Viva, il cosiddetto Terzo Polo, cresce l’ottimismo per un buon risultato elettorale che, secondo alcuni esponenti di spicco di partiti guidati da Carlo Calenda e Matteo Renzi, potrebbe addirittura essere a doppia cifra. Nel frattempo il presidente del Consiglio lancia un messaggio, un segnale chiarissimo al mondo politico. “Prima o poi i campioni ritornano a vincere”, ha detto il premier incontrando la Nazionale di volley reduce dal trionfo ai Mondiali contro la Polonia. Il campione, osservano fonti qualificate di diverse forze politiche, è ovviamente lui, SuperMario Draghi. Che è pronto, se serve, a tornare a Palazzo Chigi soprattutto per rassicurare le cancellerie europee e i mercati finanziari. I sentiment che arrivano dai partiti a 12 giorni dall’apertura delle urne vedono, come detto, grande ottimismo in Azione-Italia Viva, non solo per la possibilità di superare il 10% ma anche per il crescente entusiasmo soprattutto al Sud nel Movimento 5 Stelle. Il combinato disposto dell’eventuale passaggio di elettori moderati da Forza Italia a Calenda-Renzi e la rinnovata forza grillina nel Mezzogiorno potrebbe – ragionano i centristi draghiani – mettere a rischio il trionfo del Centrodestra, vista anche – dicono a sinistra – la debolezza della Lega e la dispersione di una parte del voto di destra verso Italexit di Gianluigi Paragone. In sostanza, la coalizione guidata da Giorgia Meloni potrebbe non vincere in così tanti collegi uninominali, soprattutto al Sud, da rendere il successo risicato o perfino arrivare a un clamoroso pareggio.

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