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In Piemonte le Case di riposo sono alla frutta: e io pago

Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Scusate se insisto ma mi chiamo Evaristo e mi tocca raccontare una delle tante storie che riguardano le bollette impazzite non a causa della guerra, ma con gli aumenti già schizzati alle stelle dopo lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. Il che significa che gli aumenti dipendo da altri motivi. Pubblichiamo la foto al telefonino d’una bolletta per l’elettricità riferita al conguaglio dal 1° febbraio 2022 al 31 giugno 2022, quindi riferita al trimestre precedente alla data di emissione, in una Rsa di medie dimensioni della nostra Provincia. La bolletta annuale nel 2021 era di circa 6.300 euro mentre nel 2022 per lo stesso periodo è diventata di 23.300 euro. E ora c’è la mazzata del conguaglio. Il costo, nonostante l’intervento statale, è quadruplicato. I lettori diranno che il costo del gas ha causato il disastro: purtroppo non è vero perché almeno il 50% della forza elettrica è ottenuto con altre fonti come le centrali nucleari francesi che ci vendono da sempre il surplus. Il Governo ha stanziato 120 milioni di Euro per aiutare le Rsa e le strutture socio sanitarie no profit in genere. Ma evidentemente in qualche passaggio (Ministeri, Regioni, qualche ente strano) c è’ stato qualche (ma va’?) e i soldi non sono arrivati. Certo è che con queste bollette le Rsa, piegate dai “Costi Covid” mai ristorati in Piemonte, dall’inflazione che sarà riconosciuta al 3% dalla Regione a fronte del 9% reale, e dalla povertà crescente delle famiglie, rischiano di chiudere tutte.
E io pago.

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