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Fabbio presenta i dizionari dei cittadini illustri a “Storie Alessandrine”

Alessandria – Come si confeziona un dizionario? E perché un cittadino è illustre e un altro no? Queste sono solo alcune delle domande che Mauro Remotti ha posto a Piercarlo Fabbio, in occasione della presentazione dei due volumi, editi da Palazzo del Governatore Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che sono stati presentati, Giovedì ieri, 13 ottobre, nella sala conferenze del Museo della Gambarina. I due volumi fanno parte de I Quaderni, patrimonio della provincia di Alessandria, e sono dizionari dei cittadini illustri. Il primo volume – chiamato semplicemente “Primo”, targato 2019 – riporta prevalentemente i nomi e le schede biografiche dei cittadini di Alessandria, con qualche straordinaria eccezione per i dintorni del capoluogo, mentre il secondo (2021) si occupa degli “illustri” del policentrismo provinciale.
Nelle risposte dell’autore stanno le ragioni delle varie scelte, le difficoltà nell’escludere qualcuno, la complessità di scegliere un “illustre” a seconda del secolo di appartenenza, la preponderanza dei nomi tra Ottocento e Novecento, perché si impone una nuova classe, la borghesia, o nuovissime popolarità, come per gli sportivi. Fabbio aveva già toccato il tema nelle sue note ai volumi, perché gli “illustri” esistono nella loro fama in quanto somma di una comunità, che li ha, di volta in volta, riconosciuti, disconosciuti, celebrati o rinnegati, ma pur sempre ne ha fatto un punto di riferimento. Alcuni di loro rivivono nelle targhe delle vie della città, passano di voce in voce ad indicare spazi che hanno acquisito il loro nome in luogo dell’anonimato, per cui questo lavoro è anche un viario intimo, in quanto raccoglie le indicazioni della toponomastica come un filtro di scelta. Questione assai vera per il primo volume, ma nettamente riformata per il secondo ove la toponomastica delle varie città è solo un indicatore aggiuntivo e non una priorità di scelta.
Come scriverlo? Fabbio ha scelto il presente storico, per azzerare la difficoltà nel cogliere la concordanza delle azioni dei Nostri. Anteriorità e posteriorità finiscono per azzerarsi nella contemporaneità, anche perché ogni scheda biografica ha sue caratteristiche, ogni personaggio ha una sua dinamica rispetto al tempo. Si può diventare illustri anche per un’azione che dura un solo momento, così come il percorso verso la popolarità, la celebrità, il riconoscimento di una comunità può necessitare di anni o secoli. Il presente storico appiana il tutto e lo riporta in una dimensione più leggera e più leggibile.
Personaggi & personaggi. Ci sono personaggi più ostici, alcuni che hanno più sfaccettature? Certamente. Ma anche grossolani errori nella toponomastica come nel caso di Umberto e Vittorio Barberis, scambiati l’uno per l’altro in una via di Alessandria. Oppure “illustri” che non si sa dove siano morti ed in che anno, nonostante siano stati parlamentari del Regno. O ancora i calciatori, illustri in quanto tali e che non sembrano avere una dimensione di mortali, ma vivano esclusivamente dell’epoca della loro carriera calcistica. Un po’ così per ogni sport, altro elemento di novità del Novecento, rispetto ai secoli precedenti.
Altre considerazioni sono state svolte sulle opere compilatorie e sul come estrarre la storia dalla lettura delle schede o sul come applicarla, visto i tanti spunti d’interesse che i ritratti biografici propongono e sul come sia necessario rivalutare le opere di questo tipo che offrono certezze anche per azioni di ulteriore approfondimento storico.
Diverse le domande dal pubblico, interessato a come può essere composto, scritto un dizionario, ma anche curioso di conoscere come avvenga la ricerca di questa messe di informazioni. Così Fabbio ha spiegato che la curiosità è proprio il motore che spinge alla ricerca, ma le fonti – oggi la loro individuazione è facilitata da internet – sono da mettere in contraddizione fra loro, sono da mettere a confronto per ottenere un risultato che almeno al 95% possa essere corretto. Errori ed omissioni sono parte intrinseca di questo lavoro, che continuerà con il terzo dizionario, sempre edito da Palazzo del Governatore fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, dedicato ai personaggi che nascono nel rurale della nostra provincia e che sono considerati illustri dalle loro comunità o che hanno travalicato i confini della loro terra natale.
Il libro è stato presentato come avvio di una nuova stagione della rassegna letteraria Storie alessandrine: un libro, tante vite promossa da: Amici del Museo Etnografico Gambarina, Alessandria in Pista, Circolo culturale Marchesi del Monferrato, Circolo provinciale della Stampa, Movimento Cristiano Lavoratori di Alessandria, Società Alessandrina di Italianistica e Spazioidea. Introduzione di Elena Garneri e Albino Neri.

 

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