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Tanto rumore per nulla: Di Masi non vende più l’Alessandria Calcio… forse, chissà, può darsi

Alessandria (Jimmy Barco) – La decisione presa all’improvviso dal patron dei Grigi, Luca Di Masi, di non vendere più la squadra è stata comunicata ieri dallo stesso Presidente del Club mandrogno al Sindaco Giorgio Abonante. L’Alessandria continuerà ad essere quindi tenuta, gestita e finanziata da Di Masi che ha cambiato idea. La notizia che avevo anticipato l’altro ieri secondo la quale la trattativa con “Ilari e il suo complesso“ (come si diceva negli Anni ’60 per presentare un cantante yè yè) s’è arenata. Anzi vi avevo detto che la marcia indietro l’aveva fatta, per l’occasione, proprio il venditore. Adesso è probabile che mi verranno a raccontare che il club non è stato ceduto perché il compratore, dopo il preliminare d’acquisto, si è ritirato e magari che il gruppo che voleva acquisire i Grigi non faceva capo a Ilari, Lamanna & C. come, per primo in Italia, ho rivelato, anche se ho ottimi motivi per credere che l’operazione sia stata imbastita da questi personaggi e Di Masi ha fatto marcia indietro perché s’è accorto della sciocchezza che stava per fare. Probabilmente, all’atto della firma del compromesso di vendita, Di Masi non aveva valutato che cedere a questi signori voleva dire, con buona approssimazione, veder sparire la squadra in sette mesi o, al massimo, in un anno. Se Di Masi a inizio novembre non mi avesse fatto sapere di aver firmato il preliminare di vendita (e sorvolo sulle modalità di comunicazione usate dal Presidente) probabilmente Cichinisio non avrebbe indagato oltre, visto che sapeva d’una cordata interessata a rilevare l’Alessandria formata da imprenditori dotati di un’immagine immacolata che oltretutto si avvalevano di una serie di professionisti targati Toro. Interpellati, in qualità di potenziali acquirenti, mi hanno risposto che la trattativa con Di Masi non era neppure cominciata dopo lungo traccheggiamento partito nel mese di settembre. Assodato ciò Cichinisio ha sondato gruppi famosi in Italia per fare operazioni di acquisizione per poi rottamare società all’onor del mondo. È stato allora che, seguendo la pista Ilari-Lamanna ho scoperto che i compratori ai quali si riferiva Di Masi erano questi qua. Nel momento in cui la notizia ha fatto il giro d’Italia Di Masi ci ha ripensato, anche perché pressato da una serie di personaggi – del calcio e non – che l’hanno informato sulle “doti” di mente e di cuore di Ilari e Lamanna. Se non si fosse saputo chi stava per rilevare la società probabilmente entro metà dicembre i Grigi sarebbero passati di mano ed entro Luglio sarebbero spariti dal Calcio. Non a caso c’è chi giura che il Sindaco abbia avuto rassicurazioni da Di Masi che il club sarebbe stato traghettato a imprenditori affidabili per cui ieri il Presidente ha voluto comunicare proprio al Primo Cittadino la sua volontà di non cedere più la società perché non era in grado di garantire l’impegno preso a suo tempo di cedere a persone serie. Ora, scampato il pericolo, bisogna immaginare un nuovo impegno dello stesso Di Masi, ma di questo tratterò a parte.

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