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Consegnate le borse di studio Piero Salvati al Comando Carabinieri Alessandria

Alessandria – Stamane al Comando Provinciale dei Carabinieri di Alessandria s’è svolta la premiazione dei vincitori delle borse di studio da mille euro ciascuna intitolate alla memoria del maresciallo dei Carabinieri Piero Salvati di Tortona. Dopo due anni di interruzione a causa della pandemia, è ripartita con l’edizione numero 14 l’iniziativa in collaborazione tra il Comando Provinciale dei Carabinieri di Alessandria, il Comando Compagnia di Tortona, l’Associazione Nazionale Carabinieri di Tortona e col sostegno della Fondazione Cral. L’appuntamento era per stamane alle 11 nella sede del Comando Provinciale, in piazza Vittorio Veneto, per la proclamazione e la premiazione dei vincitori del riconoscimento voluto dai familiari del maresciallo Piero Salvati e della vedova Isabella Daffunchio. La toccante cerimonia ha visto la partecipazione dell’avvocato Cesare Rossini vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria già da alcuni anni vicina all’iniziativa a favore dei figli studenti meritevoli di servitori dello Stato appartenenti all’Arma dei Carabinieri. La presentazione davanti a molti giornalisti nella sala del Comando in piazza Vittorio Veneto ha visto protagonisti Alessandro Peola e Matilde Rivabella (nelle due foto a lato), rispettivamente vincitori della categoria biennio e triennio.
Alessandro risiede in Alessandria e ha superato nell’anno scolastico 2021 – 2022 a pieni voti. Nel suo tema ha paragonato gli uomini onesti e coraggiosi che hanno continuato a combattere le mafie e le diverse criminalità, a dei supereroi veri, non quelli dei fumetti. Militari, forze dell’ordine, carabinieri, magistrati in prima linea ogni giorno con la forza di combattere dalla parte dei giusti e della legalità. E che dallo Stato e da tutti i cittadini vanno protetti e sostenuti.
Alessandro frequenta il secondo anno del liceo scientifico indirizzo di scienze applicate, ama le materie scientifiche, in particolare la matematica e la fisica. Non sa ancora cosa farà da grande, ma su una cosa ha le idee molto chiare: “Qualunque professione sceglierò – ha detto ai cronisti – cercherò di essere sereno, nella certezza di aver fatto il meglio per me e per gli altri”. Oltre allo studio ama lo sport e in particolare pratica da anni il tennis, la canoa d’estate e lo sci d’inverno. Gli piacerebbe imparare a suonare la chitarra o il pianoforte, ascolta musica dei cantautori di tendenza, ma gli piace molto anche la classica disco music anni ’80 e ’90. Alessandro è nato ad Alesandria il 1° agosto del 2007ed è figlio di Paolo, già sottotenente di complemento dei carabinieri e iscritto all’associazione nazionale dei carabinieri, sezione di San Salvatore Monferrato, si è presentato all’associazione con una bella media scolastica, pari a 8,73, alla quale ha potuto aggiungere altri 2,36 punti in virtù della lettera di presentazione e di un elaborato, entrambi semplici ma molto freschi e spontanei.
L’altra premiata, Matilde, risiede a Castelnuovo Scrivia e nello scorso anno scolastico s’è diplomata all’istituto Marconi-Carbone di Tortona con 100/100. Nata a Voghera il 3 novembre 2003, s’è presentata all’esame di maturità con una media di 9,09 punti cui ha potuto sommare altri 2,14 punti per le prove scritte di presentazione e del tema previsti dal bando, risultando vincitrice per il triennio con un punteggio finale di 11,23. Dopo il diploma s’è iscritta a Giurisprudenza all’Università Statale di Milano, essendo molto appassionata del diritto e attratta dal mondo dell’avvocatura. Ha potuto approfondire durante il triennio delle superiori il tema della lotta alle mafie, argomento che l’appassiona molto e quindi ha trovato nella traccia del tema riferita ai 40 anni dalla tragica uccisione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, di sua moglie e di un suo agente di scorta, il suo spunto per esprimersi. In particolare la traccia dell’elaborato chiedeva ai candidati di riflettere e approfondire su una citazione del magistrato Giovanni Falcone quando, a proposito della strage mafiosa in cui perse la vita il generale Dalla Chiesa, disse: “In Sicilia la Mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere”. Il papà di Matilde, Claudio, è iscritto all’Anc di Tortona, sottosezione di Castelnuovo Scrivia.
La commissione esaminatrice era composta dal comandante provinciale dei carabinieri colonnello Massimiliano Rocco, dal comandante della compagnia carabinieri di Tortona capitano Domenico Lavigna, dal presidente dell’associazione carabinieri di Tortona Mario Giardino, dalla direttrice generale del Ministero della Pubblica Istruzione della Provincia di Alessandria dottoressa Laura Bergonzi, dai fratelli Monica e Andrea Salvati, rispettivamente vicepresidente e presidente dell’associazione Borsa di Studio “Piero Salvati”, e dal consigliere dell’associazione Pier Luigi Deriu.
“Insieme a mia sorella Monica – afferma Andrea Salvati, presidente dell’associazione borsa di studio Piero Salvati – siamo giunti ormai alla quattordicesima edizione di questa nostra iniziativa. Siamo contenti di aver potuto riprendere questo cammino dopo la forzata pausa degli ultimi due per il Covid. Questo appuntamento ci permette ogni anno di premiare giovani di valore come Alessandro e Matilde, che s’impegnano fortemente nel loro percorso scolastico e di maturazione, così da lasciarci orgogliosi e fiduciosi per il futuro del nostro Paese. Siamo loro molto grati – ha detto ancora Andrea Salvati – perché ci consentono ogni anno di onorare la memoria di nostro padre e da quest’anno anche quella della nostra cara mamma Isabella che, insieme a noi, fortemente aveva voluto istituire questo riconoscimento in ricordo del marito e a favore dei giovani meritevoli. Papà – ha concluso Andrea Salvati – è stato un esempio d’impegno e di determinazione e, allo stesso tempo era un uomo di grande personalità e di altrettanta dolcezza e umanità. L’Arma dei Carabinieri e i suoi valori di servizio, onestà e lealtà sono stati sempre nella sua vita un punto di riferimento per sé e per la sua famiglia. Ricordo con tanta gratitudine e nostalgia i suoi discorsi a tavola, insieme alla mamma, a noi figli, per sensibilizzarci su questi valori e sull’importanza del lavoro che tanti Carabinieri svolgono ogni giorno, nel nostro Paese, a tutela e salvaguardia degli italiani onesti e dei lavoratori, contro i furbi, i disonesti, i contraffattori, contro tutte le mafie e le diverse criminalità che inquinano di male il nostro mondo e il nostro tempo”.

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