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Disastro Inps: tre anni d’attesa per una pensione

Torino (Giulia Giraudo) – Ieri mattina davanti alla sede dell’Inps di Via Arcivescovado 9 insieme ai sindacati sono scesi in strada anche i pensionati per il loro malumore sugli adeguamenti delle pensioni previsti dalla manovra. Non basta perché protestavano anche coloro che aspettano da anni la meritata pensione. Un luogo comune è che, come i ferrovieri, gli impiegati dell’Inps sono dei pelandroni, anche se dall’Ente tengono a precisare di essere in pochi. Ma si parla di ben 450 dipendenti solo a Torino e se sono pochi le balene volano. Tenuto conto che esiste il computer che, se si sa usare, fa il lavoro che una volta facevano dieci addetti, ma si accumulano ritardi sempre più pesanti. Il Maligno giura che qualcuno timbra il cartellino e poi va a fare la spesa.
Gli è che oggi in Piemonte, per una visita per la certificazione dell’invalidità civile si aspettano anche 6 o 8 mesi, mentre le pratiche per il riconoscimento della legge 104 per i disabili e chi li assiste sono in arretrato di un anno. Chi attende la certificazione per avere garantiti tutti i servizi collegati, come ad esempio il permesso di parcheggio nei posti riservati agli invalidi, in assenza della visita che certifichi la sua condizione, è costretto a chiedere proroghe che vengono concesse a fatica e per tempi limitatissimi.
Pubblichiamo un documento che dimostra come l’Inps non si curi minimamente dei cittadini italiani che hanno raggiunto il limite di età ma non riescono ad andare in pensione. Una vergogna assoluta.

 

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