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Il padre del giovane marocchino alla guida dell’auto schiantata con tre morti, un moribondo e tre feriti: “Ci hanno minacciato, abbiamo paura”

Alessandria – Abderrazzak Naimi, il padre di Maruan Naimi di 22 anni che domenica prima dell’alba s’è capottato con un Van Peugeot causando la morte di tre ragazzi, il ferimento di altri tre fra i quali un moribondo, e rimanendo gravemente ferito egli stesso, denuncia ai cronisti che lui e sua moglie sono stati minacciati di morte in quanto ritenuti indirettamente responsabili del comportamento del figlio che non s’è fermato all’alt dei Carabinieri e viaggiava ad alta velocità procedendo a zig zag per poi uscire di strada. Sono anche comparsi molti insulti e minacce su Facebook.
Al momento dell’incidente Maruan Naimi aveva il tasso alcolico (o alcolemico che dir si voglia) superiore a quanto consentito. È stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio stradale aggravato.
Rapida la successione dei fatti prima del tragico incidente.
Alle 3:50 di domenica 11 dicembre la Peugeot 807 con a bordo sette amici sta procedendo a zigzag.
Due carabinieri di pattuglia a bordo d’una Fiat Punto la notano e fanno segno ripetutamente di fermarsi, ma l’auto accelera e scatta l’inseguimento in Corso Acqui da parte degli uomini della Benemerita.
All’altezza della Scuola allievi Polizia di Stato i carabinieri perdono di vista l’auto dei sette ragazzi e chiamano la centrale radio da dove parte una nota di ricerca.
Alle 4:00 l’auto guidata da Maruan Naimi (foto a sinistra) esce di strada in prossimità d’un passaggio a livello, dove c’è una piccola salita e una lieve curva: l’auto (foto a destra) sfonda il guardrail, centra un palo e decolla per poi atterrare in un cortile.

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