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La polizia Penitenziaria sventa un suicidio in carcere alle Vallette

Torino – Mercoledì scorso 1° febbraio mattina al Lorusso e Cutugno il personale di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere ha trovato un telefono cellulare con cavo caricabatteria che è stato sequestrato. Nel pomeriggio, sempre nello stesso reparto, i poliziotti penitenziari hanno impedito il suicidio d’un detenuto che tentava di impiccarsi. Sul sequestro del telefonino, il segretario generale del primo Sindacato del Corpo, Donato Capece, evidenzia che “nonostante la previsione di reato prevista dal art. 391 ter del Codice penale di recente emanazione per l’ingresso e detenzione illecita di telefonini nelle carceri, con pene severe che vanno da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi. Torniamo a sollecitare urgenti soluzioni drastiche, come la schermatura delle Sezioni detentive e degli spazi nei quali sono presenti detenuti all’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone”. E sul suicidio sventato afferma: “Il dato certo è che la scelta di togliersi la vita è originata da uno stato psicologico di disagio. È un dato oggettivo che chi è finito nelle maglie della devianza spesse volte è portatore di problematiche personali sociali e familiari”.

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