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Caos passaporti: Alessandria in tilt

Alessandria – È un autentico disastro: per avere un passaporto occorrono almeno tre mesi. Roba da terzo mondo, ma siamo in Alessandria, Piemonte. In questura balbettano, si passano la patata bollente, ma la realtà è che la Questura è alla paralisi. La ministra del Turismo, Daniela Santanché, ha parlato d’una soluzione strutturale nei prossimi dieci giorni, ma senza dare dettagli. La solita bufala della tour operator di Cuneo. Per quanto riguarda la nostra provincia a fronte di circa 15.000 richieste c’è la disponibilità per 5.000 rilasci. Uno scandalo da terzo mondo che affonda le sue radici nel biennio Covid e nella guerra. Non basta perché – signora Santanché legga bene – si calcola che siano pari a 150 milioni di euro le perdite totali nel settore turistico dovute al caos per il rilascio del passaporto che si sta registrando da settimane in moltissime città italiane. È praticamente impossibile ottenere un appuntamento nelle Questure, intasate di richieste dopo la riapertura dei viaggi sulla lunga distanza dopo il blocco dovuto alla pandemia. Una situazione su cui il governo non è ancora intervenuto, ma che ora promette di risolvere in dieci giorni. Ma chi vogliono prendere per i fondelli?
“Il passaporto non serve solo per andare in vacanza – ha detto al Sole 24 Ore Gianni Rebecchi, presidente nazionale di Assoviaggi -, ma anche per ricongiungimenti familiari, lavoro, per i figli che non lo possiedono. Insomma, non è solo una questione di business, ma anche di diritto alla libertà di movimento fuori dai confini europei”.
Non si tratta quindi solamente di un problema economico, ma di diritti e di rispetto della legge, che prevede il rilascio del passaporto entro 15 giorni dalla richiesta. Dal governo Meloni nessuna risposta. Oltre ai nuovi orari implementati in alcune questure e agli open day, infatti, non è stata preso nessun provvedimento in grado di dare una svolta e mettere fine all’emergenza.
Mentre alle persone si danno tempi di attesa fino a otto mesi per ricevere il nuovo passaporto, Daniela Santanché, ministra per il Turismo, si è limitata a dire “ci stiamo muovendo” sì, a passo di danza.

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