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È finita la pacchia per Pfizer e Big Pharma: il Covid è quasi innocuo, crollano i ricoveri

Roma (Il Primato Nazionale) – Col Covid ormai quasi innocuo, ricoveri e casi gravi sempre più rari, per Pfizer e le altre Big Pharma è finito il business dei vaccini. Con tutto ciò che comporta in termini di bilanci annuali e di utile. Come riporta l’Agi, i numeri per le varie Pfizer, Moderna e BioNTech sono stati clamorosi tra il 2021 e il 2022. Le Big Pharma hanno registrato, infatti, utili da capogiro, soprattutto nel 2021, con incassi di circa 90 miliardi di dollari e profitti che si sono aggirati sui 41 miliardi. Ora però i vaccini non sono più obbligatori e pochissimi vi ricorrono. Viene riportata la testimonianza di una farmacista del quartiere Monteverde, a Roma, che ascolta un cliente preoccupato per il padre anziano che vorrebbe farsi somministrare la quinta dose. La donna risponde così: “Provi a rivolgersi al numero verde della Regione. Sicuramente sapranno indicarle qualche struttura vicina, ancora funzionante. Io le consiglio l’ospedale Forlanini. Noi non svolgiamo più il servizio di vaccinazione. C’è troppo poca richiesta e le confezioni dei vaccini contengono sei dosi, non solo una come per l’anti-influenzale. Il problema per noi farmacisti è che se apriamo la confezione e non facciamo tutte le sei dosi, le fiale rimanenti le dobbiamo buttare e di questi tempi è praticamente impossibile trovare sei clienti al giorno. Non ci sono. Per cui non è conveniente organizzare il servizio”. Con l’allentamento della pressione del Covid, per quanto riguarda Pfizer, si prevede un forte calo delle vendite annuali nel 2023 proprio a causa dell’allentamento dell’emergenza e delle minori richieste di vaccino. I 100,3 miliardi del 2022 saranno un lontano ricordo, mentre più probabilmente ci si assesterà su una fascia compresa tra i 67 e i 73. Le previsioni sui vaccini in particolare sono catastrofiche: si prevede che le vendite crolleranno del 64%, per un valore di 13,5 miliardi di dolari. La domanda sorge provocatoriamente spontanea: come faranno le Big Pharma senza coronavirus?

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