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L’artigianato cerca lavoratori che non si trovano, ma la nuova logistica ha le risposte giuste

Alessandria (Andrea Guenna) – Giorni fa ho chiamato un restauratore mio amico per sistemare una vecchia credenza un po’ malconcia. Ebbene, è tornata nuova. Il lavoro l’ha fatto nella mia cucina e mentre lavorava si parlava. Lui diceva che non trova nessuno che gli dia una mano perché i giovani puntano ad altre occupazioni e l’artigianato è un po’ snobbato da tutti. Ho fatto il cronista e ho cercato di capire chiedendo in giro, scoprendo che non si trovano nemmeno camionisti, idraulici, elettricisti, meccanici e muratori. Le statistiche dicono che solo in Piemonte – ma anche in Alessandria e provincia – per oltre il 50% dei casi chi cerca personale non lo trova. In Italia il Piemonte è messo male (peggio solo Trentino, Friuli, Veneto e Umbria). Come mai? Innanzi tutto non si fanno più figli, la scuola è sfasciata con molti docenti non all’altezza, e completamente inutile: gli studenti invece di studiare giocano e danno del tu agli insegnanti per cui restano eterni bambini. A confermare le difficoltà nel trovare il candidato giusto c’è anche l’ultima indagine Unioncamere – Excelsior che, pur registrando un aumento nelle nuove assunzioni, indica come la difficoltà delle imprese piemontesi a reperire i profili ricercati riguardi il 49,8% dei casi: un dato superiore al 46,2% della media nazionale. Poi c’è stata la rivoluzione digitale che ha rimbambito i giovani davanti al monitor del Pc, ma anche generato nuove aspettative nei confronti dell’occupazione. Il Governo sta correndo ai ripari con l’incentivo di 2500 euro che il Ministero delle Infrastrutture mette a disposizione dei giovani autisti che, fino all’età di 35 anni, vorranno conseguire la patente o le abilitazioni professionali per la guida dei veicoli per il trasporto merci. E qui la Logistica di Slala e del presidente Rossini giocano un ruolo cruciale: “La società sta cambiando velocemente – ci ha detto l’avvocato Cesare Rossini al telefono – e una logistica moderna che coniughi i trasporti su terra, su ferro, su mare e nel cielo, abbinata alla digitalizzazione e all’informatica applicata sono la risposta efficace sia per il territorio che per il lavoro”. In sostanza, in un prossimo futuro, grazie alla nuova logistica, essere camionisti potrebbe tornare un vanto come una volta, quando quello dell’autista era un lavoro particolarmente ambìto.

 

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