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Caso Amag Reti Idriche: Ronchetti non replica alle accuse del Gruppo Amag ma agirà per vie legali

Alessandria – Dopo il “licenziamento in tronco” del presidente di Amag Reti Idriche Paolo Ronchetti (nella foto) per ora sostituito dal presidente di Amag Spa Claudio Perissinotto, negli ambienti della multiservizi mandrogna è scoppiato il putiferio. Il motivo del “licenziamento” è che avrebbe rilasciato dichiarazioni “in aperto contrasto” con gli obiettivi dati alla società dal Comune di Alessandria. Ma secondo Perissinotto Paolo Ronchetti non avrebbe nemmeno realizzato l’efficientamento energetico di tutta l’infrastruttura di illuminazione pubblica per ridurre i costi di gestione e non avrebbe provveduto alla consegna degli impianti e alla voltura delle utenze del servizio di pubblica illuminazione in via d’urgenza all’aggiudicatario della Procedura Smart City “impedendo” così l’avvio del servizio. Non basta perché Ronchetti avrebbe anche bloccato il pagamento delle fatture pregresse dei fornitori di Amag Reti Idriche per un importo complessivo di circa 1,2 milioni di euro. Da parte sua il manager tortonese non risponde essendosi affidato ai suoi avvocati per cui passerà a vie legali. La vicenda ha generato reazioni all’interno del Gruppo Amag e, dopo la revoca dell’ex amministratore unico, s’è dimesso il presidente del collegio sindacale di Amag Reti Idriche, Ezio Cizza.

Foto tratta da La Provincia Pavese

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