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Da Pro Vita Famiglia: Consulta su affissioni è censura politica

La proposta di istituire una consulta di sorveglianza che vagli i messaggi dei manifesti pubblicitari da affiggere negli spazi comunali a Torino è un’iniziativa pericolosa dal sapore anti-democratico, che vuole censurare chi la pensa diversamente dal sindaco Stefano Lo Russo e da parte della sua maggioranza. Un attacco diretto, inoltre, che prende di mira i nostri manifesti contro l’aborto dello scorso maggio. Ci chiediamo se una volta istituito quello che sembra un vero e proprio organo di censura politica e ideologica, degno dei peggior regimi totalitari, sarà ancora possibile difendere i bambini nel grembo materno, far sentire la nostra voce a favore delle donne, e difendere la libertà educativa di genitori e famiglie contro la tirannia del gender a scuola o contro la pratica illegale dell’utero in affitto. Questo è il pericolo se la Consulta dovesse diventare realtà, con la libertà di manifestazione del pensiero in mano ai politici, evidentemente ideologizzati, del Comune di Torino. Una proposta così assurda e pericolosa che persino forze politiche lontane dalle nostre posizioni come Radicali, Demos, M5S, oltre che Fratelli d’Italia, si sono schierate contro. Un organo indipendente e di valutazione dei messaggi pubblicitari, inoltre, esiste già ed è lo IAP, che tra l’altro in più di un’occasione ha reputato le nostre campagne legittime e conformi al diritto di espressione. Ci aspettiamo che la proposta venga subito bocciata.

 

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