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Dov’è finito Simone Tedeschi?

Novi Ligure (Louis Cyphre) – C’è un mistero in questo finale di campagna elettorale per il sindaco di Novi. Simone Tedeschi, vice-sindaco “designato” in caso di vittoria del Pd, è sparito dai manifesti della coalizione. Dopo mesi di esposizione in coppia con Muliere, non c’è più. Scomparso. Gli addetti ai lavori formulano tre ipotesi per spiegare il mistero:

  1. forse chi si occupa della comunicazione di Rocchino Muliere pensa che Tedeschi faccia perdere voti al Pd. Sembra incredibile, visto che la principale debolezza di Muliere è l’essere un po’ troppo anziano e la scelta di affiancargli il giovin Tedeschi era dettata dal bisogno di svecchiare un po’ l’immagine del candidato-sindaco del Pd. In soldoni: Muliere prenderebbe più voti senza Tedeschi;
  2. circolano voci insistenti su un malcelato malessere tra le liste minori raccolte intorno al Pd per la scelta di assegnare in anticipo il ruolo di vice-sindaco. Se ne parla da settimane e certo, la decisione di Muliere di presentare ben due liste civiche in aggiunta ai “Venti per Novi” non dev’essere stata presa con grande piacere da Stefano Gabriele (nella foto a lato) e compagni. Sbloccare la casella del vice-sindaco, facendo fuori Tedeschi, sarebbe servito a tenere unita la coalizione, evitando defezioni al secondo turno in caso di ballottaggio;
  3. il ruolo di vice-sindaco deve essere liberato per poterlo offrire a qualcuno in caso di ballottaggio contro Giacomo Perocchio. Forse il “sondaggio farlocco” circolato nei giorni scorsi, che vedrebbe un forte vantaggio di Perocchio sulla Porta al primo turno, in qualcosa ci azzecca. In questa situazione, gli strateghi del Pd vorrebbero ripetere l’operazione fatta quando ci fu da vincere il ballottaggio con Lorenzo Robbiano contro Gigi Moncalvo. Allora offrirono alla signora Porta la presidenza del consiglio comunale. Questa volta potrebbero proporle addirittura di fare da vice a Muliere.

Resta, sconsolante, la parabola del nostro (a questo punto) amico Simone Tedeschi: prima possibile candidato sindaco, poi vice designato “per l’unità del partito”, infine “fatto fuori” nel contesto di una campagna elettorale che si è dimostrata meno facile e dall’esito scontato di quanto pensassero i compagni.
Intanto Giacomo Perocchio (Lega) si appresta a chiudere una campagna elettorale brillante e propositiva. I consensi per lui e per la Lega sembrano aumentare, anche se fare pronostici, in una situazione ingarbugliata come quella novese con ben se candidati-sindaco pare azzardato, e ci fermiamo qui. Intanto il candidato leghista si è incontrato ieri pomeriggio – come ampiamente anticipato da questo giornale – col sindaco di Genova Marco Bucci, il Viceministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Edoardo Rixi e il capogruppo alla Camera della Lega Riccardo molinati (nella foto a lato).

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