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Coscia sulla ripresa economica: “Il Piemonte fa meglio della media italiana”

Torino – L’alessandrino Gian Paolo Coscia (nella foto), Presidente di Unioncamere Piemonte, non ha dubbi: “Il Piemonte cresce di più del resto d’Italia. Puntare sui fondi del Pnrr e sui bandi europei in tema di innovazione, digitalizzazione e trasformazione green è la strada maestra per continuare a crescere come territorio e sistema economico”. La ripresa economica in Piemonte è migliore che nel resto d’Italia. I Bogia Nen si sono rimboccati le maniche lavorando nei settori tipici della regione come il cibo, i vini, la manifattura, i trasporti dei mezzi pesanti. Impulso positivo arriva anche dai consumi al dettaglio non alimentari, dal turismo e dal settore cultura. Proprio quelli che avevano sofferto di più il periodo pandemico.ma, soprattutto, hanno resistito meglio di altri alla sfavorevole congiuntura nazionale. Il Pil regionale, infatti, ha registrato una crescita dello 0,8% rispetto alla fine del 2022, facendo meglio del dato medio nazionale nello stesso periodo (+ 0,5%). Ma il suo andamento è positivo anche se si prende in considerazione il primo trimestre dell’anno passato come pietra di paragone: un +2%, migliore del +1,7% italiano e addirittura del + 1,3% europeo e del -0,1% della Germania. I dati  vengono da un studio pubblicato nei giorni scorsi dal Comitato Finanza della Camera di Commercio di Torino. Si tratta di un risultato sorprendente se si tiene conto che solo un anno fa l’aumento del 2,7% era rimasto a oltre un punto di distanza dal + 3,9% del Pil nazionale. Se l’economia regionale sta risalendo la china, mancano ancora 1,3 miliardi per tornare ai livelli del Pil pre-Covid e 11 miliardi per tornare ai livelli del 2008. Tradotto in termini di tempo, per recuperare il periodo precedente la pandemia servirebbero ancora tre mesi di crescita, mentre attualmente il Pil piemontese si attesta a sfiorare quota 150 miliardi, ovvero oltre 35.000 euro per ogni abitante. E se non dovesse accadere nient’altro, nel resto dell’anno, il 2023 andrebbe comunque in archivio con una crescita del Pil, per il Piemonte, dell’1,1%.

 

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