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Deve andare in due ospedali per farsi “stappare” dopo mesi di calvario le orecchie dal cerume

Alessandria – Un pensionato alessandrino nostro affezionato lettore, per il fatto che aveva frequenti capogiri e perdeva l’equilibro, sabato 25 febbraio s’è recato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Alessandria dove il medico, dopo un attento triage, riteneva opportuno farlo visitare nel reparto di Otorinolaringoiatria dove la dottoressa di turno, riscontrando una sofferenza all’orecchio sinistro, consigliava di effettuare un controllo audiometrico e di farlo ritornare al controllo dopo un mese. Puntualmente, lunedì 27 marzo, il nostro lettore si presentava con gli esami richiesti mentre un’altra dottoressa, applicando le manovre di Dix Hallpike e di Semont, cercava di capire se esistesse una patologia di vertigine parossistica posizionale che, generalmente, provoca disturbi dell’equilibrio. Gli esami erano negativi per cui le due dottoresse, non tenendo conto della segnalazione di cerume parziale all’orecchio destro, limitandosi a dire che non vi erano i presupposti per un eventuale apparecchio acustico, lo hanno dimesso. Tuttavia il disagio non passava e il nostro amico decideva di cambiare ospedale. Andava a Tortona dove venerdì 19 maggio era sottoposto a una visita accurata del dottor Giovanni Bulzomì che riscontrava un voluminoso tappo di cerume bilaterale che ha rimosso. Problema risolto, anche se ci voleva poco, ma le due donne medico mandrogne non avevano considerato la possibile  esistenza di robusti “tappi” di cerume in entrambe le orecchie. Ci voleva poco perché il nostro lettore già alla prima visita aveva segnalato il fastidio d’un ronzio all’orecchio sinistro e una riduzione della percezione uditiva. Alla fine il nostro amico non ha mollato e ha fatto regolare segnalazione del disservizio sanitario mandrogno allo Sportello per il cittadino – URP di Alessandria. Quindi ci ha telefonato dicendoci di stare finalmente bene. E poi vogliono spendere milioni per un ospedale nuovo che serve solo a riempire le tasche del proprietario dell’area dove sorgerà e magari a regalare qualche bustarella, mentre sarebbe molto meglio che migliorassero il servizio e, invece di assumere medici incapaci e scansafatiche, pagassero bene i medici migliori investendo nella vera assistenza sanitaria. Ci vuole molto a capirlo?

Foto di repertorio

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