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Grigi: la classica commedia all’italiana

Fra pochi giorni l’Alessandria dovrà perfezionare le pratiche per l’iscrizione al campionato. Oltre ai nomi da inserire (Segretario Generale, Direttore Sportivo, Addetto Stampa, Mister e Medico Sociale con persone che dovranno avere i titoli per ricoprire i ruoli) nelle caselle dei moduli da compilare è previsto il versamento della tassa d’iscrizione e il rilascio d’una fidejussione a favore della FGCI a garanzia di stipendi e imposte da onorare nella stagione imminente (totale 350.000 euro circa), scadenza inderogabile e non “consigliata”. Siamo fiduciosi (se no perché avrebbero pagato gli ultimi stipendi?) che dette pratiche saranno espletate senza chiederci, come fanno gli sportivi diffidenti, da dove arrivano i soldi necessari. In realtà poco importa l’origine delle risorse finanziarie perché non siamo la Guardia di Finanza, come invece credono d’essere certi tifosi. Adesso parliamo del fatto del giorno: le dimissioni dell’Addetto Stampa Gigi Poggio e di tutto l‘Ufficio Stampa. Aldilà della solida professionalità di Poggio chi ci segue sa che non sempre abbiamo digerito certi suoi atteggiamenti da “Khmer Rosso” e da un’empatia simile a quella delle cozze barbute dell’Adriatico. Quello che ci lascia basiti invece è l’ipocrisia delle contrite dichiarazioni nel merito di quei giornalisti che sono pure addetti stampa-ombra della Curva Nord. Che senso ha per certi giornalisti gridare al mondo il proprio dispiacere se nell’ultimo anno e mezzo proprio Poggio è stato oggetto di insulti, minacce, scherno da parte di membri più autorevoli della Curva e dai loro lacchè? Perché questi prìncipi della piuma non hanno preso le distanze da certe minacce, al contrario nostro, e si sono comportati come le “tre scimmiette”, esattamente come quando partivano cori inaccettabili nei confronti della dirigenza proprio da settori che lor signori portano in palmo di mano esaltandone le gesta? Per Gigi abbiamo avuto parole di rispetto e riconoscenza soprattutto per l’attività svolta nell’ultimo periodo della gestione Di Masi grazie alla quale la società ha goduto d’una parvenza di normalità. Gigi Poggio, pur con l’atteggiamento tipico del funzionario formato alla Lubianka, non ha mai privilegiato una testata piuttosto che un’altra anche se, coi soliti noti, un occhio di riguardo qualche volta lo ha avuto, ma è un peccato veniale.
Passiamo ad altro. I capataz della Nord fra poco dovranno spiegarci perché hanno fatto casino per un anno e mezzo, sputtanato la nostra (e vostra) società davanti al Sistema Calcio Nazionale, spacciandola per un club sull’orlo del disfacimento e aver costretto così Di Masi a vendere tout court solo perché non era in grado momentaneamente di garantire i “soliti” 6 milioncini per finanziare una stagione? Poi hanno raccontato che ci avrebbero pensato loro, attraverso una neonata associazione, a inondare la società di sponsor e di pubblico per rinverdire antichi fasti. Come è finita? Che dopo aver individuato pure Direttore Commerciale (Laudicino) e DS (tal Facci, che fine ha fatto pure lui?) scopriamo che il Presidente di Ideale Grigio dottor (lui, sempre lui, inevitabilmente lui!) Gastini pare sia riuscito a piazzare giusto un dirigente (dequalificato) nel Settore Giovanile il quale, così si dice, sarebbe promoter di un munifico (?) sponsor, sperando non sia lo stesso autotrasportatore di Bosco Marengo di cui la Luese è in… trepida attesa da un anno. Nel frattempo l’Associazione Ideale Grigio è pronta, sì ma – parole ufficiali del suo presidente Gastini – a finanziare “una squadretta” della Cantera (perché non un torneo di Burraco allora?). Ma nel frattempo, chi è arrivato grazie a certi tifosi per sostituire Di Masi? Voila: due personaggi che sembrano usciti da Cinecittà, che non sappiamo quale sceneggiatore visionario abbia messo insieme nello stesso film, con un contorno di caratteristi pittoreschi dove spicca il guardaspalle nervosone, l’autista avvinazzato, il giornalista pasticcione, il fotografo di regime, per dar vita a una tarda commedia all’italiana, anzi alla mandrogna. Cari Masanielli e Balilla della minchia, vabbe’ che avete “i Grigi nel cuore”, ma vi rendete conto che avete destabilizzato a forza una situazione societaria perlomeno stabile per sostituirla con un gran caino? Come potevate sperare di cadere in piedi? Non contenti continuate a dare lezioni morali e fare i nobili decaduti ma pretenziosi? Il tutto solo perché Di Masi non garantiva più i 6 milioni per far divertire voi e garantire lo stipendio ai vostri compagnucci “dell’amichetteria”? E se i neo proprietari non investissero cifre del genere cosa sarete in grado di fare? Per vostra informazione sappiate che ci sono imprenditori della zona affidabili e seri disponibili a farsi carico del Club. Questi personaggi però sono scappati perché temevano che questa piazza (cioè voi tifosi curvaioli) si sarebbe inalberata se si fosse concepita anche solo una stagione di assestamento. A voi e ai vostri fiancheggiatori, sfascisti senza cuore, senz’anima, senza cultura sportiva e imprenditoriale, e senza soldi, a voi che vi riempite la bocca di slogan banali e di insulti irricevibili nei confronti dei galantuomini un grazie di cuore (grigio, ça va sans dire) da Cichinisio perché, comunque vada, sarà un disastro.

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