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Covid: la cura c’era, in natura, con un’erba che si chiama Artemisia Annua coltivata dai Templari (quelli veri)

Roma (Lorenzo Mancini) – La notizia è dirompente: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato l’ingresso nella fase successiva del suo studio Solidarity Plus che coinvolgerà pazienti ospedalizzati per testare l’efficacia anticovid dell’Artemisinina estratta dalla pianta di Artemisia Annua che è la medicina contro la malaria studiata dai Tempari (non quelli che sfilano e basta ma quelli veri, quelli che lavorano e basta) che funziona benissimo anche per il trattamento del Covid, utilizzata in molti Paesi africani. Il Madagascar Institute of Applied Research aveva messo a punto una bevanda chiamata Tambavy CVO Covid Organics. L’artemisinina e i suoi derivati sono stati ampiamente utilizzati nel trattamento della malaria e di altre malattie parassitarie per oltre 30 anni e sono considerati molto sicuri. Abbiamo chiesto al Maestro Generale del Sovrano Militare Ordine del Tempio perché non hanno messo a disposizione dell’OMS la polvere di Artemisia per la cura del Covid, e ci ha risposto: “L’abbiamo regalata a chi ne aveva bisogno perchè siamo abituati a combattere i furbi e gli impostori ai quali non sveliamo i nostri progetti”.

 

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