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Alessandria Calcio tra amnesie e scopiazzature: “A Ene’… e facce ride!”

Prima deflagrante notizia: i due attuali soci proprietari del club mandrogno (Enea Benedetto col 60% delle quote e Pedretti col 40%), anche quando condividono gli spazi angusti della sede sociale, si ignorano e non parlano fra loro: brutto segnale per il futuro (o positivo, se guardiamo la cosa da un’altra angolazione). Venerdì scorso un ponderoso articolo inserito nella solita paginata sportiva d’un foglio mandrogno, ha discettato sugli sviluppi societari in seno all’Alessandria Calcio nel modo che meglio conosce, cioè copiando notizie e articoli altrui senza citarne la fonte. Tutto interessante, se non fosse che un mesetto fa quella telenovela l’aveva anticipata Cichinisio con dovizia di particolari e riferimenti precisi, compreso l’artificio de “l’ago della bilancia”. Anche stavolta qualcuno s’è “dimenticato” di citare la fonte della notizia, cioè noi, come l’etica e la buona educazione imporrebbero. Queste amnesie sono un classico di quel giornale e del suo redattore, al punto che il noto sito d’informazione specializzato Tutto C li ha diffidati per aver cannibalizzato e sfruttato il contenuto dei propri articoli e delle notizie pubblicate su quel sito senza neppure citarlo come legittima fonte delle news (per chi volesse siamo disponibili a pubblicare copia dell’originale della diffida inviata da Tutto C al fogliaccio in oggetto). Nella paginata incriminata di venerdì scorso c’è pure evidenziato che il nostro club non riuscirebbe ad accedere al portale della Lega di C Sezione Tesseramento come se il responsabile del disservizio fosse la Lega stessa. Altra balla colossale spacciata per verità ai poveri lettori: l’impossibilità di accedere al portale è infatti dovuta al mancato invio da parte della Lega della Pass Word d’accesso relativa a quella sezione perché né il nuovo Segretario Generale (tal Luca Turco, che, guarda caso, arriva da Casale), né il Ds hanno tuttora i titoli per ottenerla. Tranquilli, la Pw arriverà comunque fra qualche giorno, ma solo grazie alla richiesta di Enea inoltrata in Lega giovedì scorso. Il portale infatti funziona benissimo per tutte le altre società della terza serie, sono gli uffici amministrativi della nostra società che fanno pietà e non riescono a perfezionare neppure la più semplice delle operazioni. Questa è la ben nota “modalità Enea”: collocare nei posti chiave della struttura, o nessuno o persone “inesperte” (eufemismo). Esempio: chi dei quattro Ds che si occuperanno della costruzione della squadra, negli ultimi 10 anni ha svolto quella mansione a livello professionistico? Malù è noto come simpatico commentatore televisivo, il Dt Quistelli ha sempre svolto l’attività di osservatore e, magari, potrebbe aver collaborato con agenzie di procuratori di calciatori tramite frequentazioni familiari. Quanto ai due slavi che si aggirano in sede non sono mai stati segnalati come Ds. In compenso non c’è ancora l’allenatore (Lo Bello, l’indiziato principe, è arrivato in città ma se n’è tornato da dove era venuto perché non era possibile fargli il contratto). Il Team Manager e lo Slo non sono ancora stati individuati dopo due mesi di colloqui organizzati da Enea con chiunque passasse sul marciapiede dello spalto. È stato individuato invece l’Addetto Stampa nella persona del giovane entusiasta e brillante Valletta, il quale però – almeno così si dice – ha sempre operato in passato come fotografo, non è alessandrino, e non sembra abbia avuto una qualche esperienza nel ruolo. E come tutor? Enea gli ha affiancato un barattolo locale, già fotografo ufficiale del Faraone ma, almeno a giudicare dalla qualità dei comunicati stampa fin qui prodotti da codesto Ufficio Stampa, ci vuole ben altro. Ad esempio: il comunicato pubblicato sul sito ufficiale il 30 Giugno scorso ci fa sapere che Malù “sarà” (testuale) il nuovo Direttore Sportivo dei Grigi. Una società di calcio è un’azienda a tutti gli effetti per cui, quando annuncia un nuovo arrivo nell’organigramma societario scriverà, nel caso, che Malù “è” il nuovo Ds dei Grigi. Se il congolese infatti è già stato tesserato non si usa il verbo al futuro “sarà”, bensì “è”, al presente. Se invece il congolese non è ancora tesserato, la società soprassiede e lo annuncerà solo quando la pratica sarà perfezionata. Passi la minchiata dell’internazionalità, ma la lingua italiana non è un vezzo ed è tuttora la lingua ufficiale che consente di comunicare fra di noi. Un Ufficio Stampa che non conosce l’italiano non sarà mai in grado di svolgere decentemente il proprio lavoro e getta un’ombra inquietante su tutta la struttura. Persino un post scritto dall’Addetto Stampa andato sulla chat dei giornalisti il 7 luglio che parla del raduno della squadra è incomprensibile, come pure il comunicato stampa circa il Settore Giovanile. Inoltre ci dicono che lunedì prossimo ci sarà il raduno generale, bene. Ma se non ha funzionato fino a oggi il portale per tesserare nuovi giocatori e staff, i giocatori e i tecnici che cominceranno a lavorare sul campo non avranno ovviamente coperture né assicurative né previdenziali garantite dalla Lega ai propri tesserati la cosa denoterebbe ancora una volta la superficialità e lo spregio delle regole d’un presidente che opera ormai da oltre due mesi, altro che chiedere i danni al Corriere della Sera! Siamo noi che dovremmo chiedere i danni a Enea.
Adesso parliamo di quote azionarie, ricordando che a breve si dovrebbero pareggiare le percentuali di proprietà fra Enea e Pedretti (entrambi, secondo gli accordi, garantiti dal Sindaco, dovranno avere il 49% delle quote a testa con il 2% che andrebbe a una figura terza). Il solito noto spacciatore di notizie altrui ha scritto con sicumera che quel restante 2% sarà ceduto all’Associazione dei tifosi IdealeGrigio. Il redattore avrebbe dovuto prima verificare se una Onlus di quella tipologia può acquisire quote di una Srl qual è l’Alessandria Calcio: ne dubitiamo ma non possiamo escludere che la pratica così concepita sia a norma di legge. Una cosa è certa: nella fattispecie, a Ideale Grigio quella quota dovrà essere donata e, attraverso un patto parasociale, l’Associazione la manterrà intatta a prescindere da futuri aumenti di capitale sottoscritti dagli altri soci. Anche riguardo all’Associazione di Gigetto Gastini ci sarebbe da parlare del suo ex braccio destro Laudicino, ma lo faremo un’altra volta. E quando non c’è più niente da copiare emerge la superficialità di certa gente che, pagata per informare, diventa inaffidabile per i poveri lettori che comprano il giornale per avere notizie autentiche e non per farsi intortare da chi non sa quello che scrive e scrive di cose che non sa.
Un invito spassionato invece per Enea Benedetto: ma perché non te ne vai?
Come gestore d’una squadra professionistica hai fin qui dimostrato di essere in difficoltà.
Come proprietario non avresti ancora cacciato un euro attingendo solo al tesoretto lasciato da Di Masi.
Nel frattempo avresti dovuto sottoscrivere la fideiussione e non sei stato all’altezza lasciando al socio di minoranza l’incombenza: fra poco sarà inevitabile sottoscrivere un aumento di capitale e tu con quali risorse farai fronte? A queste la fine ingloriosa del club è dietro l’angolo, con buona pace di certi tifosi e neonate associazioni e già morte nella culla rispetto alle aspettative all’atto della loro fondazione.

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