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I Cambiamenti Climatici sono una balla colossale buona solo ad avere risarcimenti di Stato milionari

Milano (g.b.) – Il sindaco di Milano, tale Giuseppe Sala prima vicino al Berlusca e poi zompato dalla parte opposta (ma questo è ormai uno sport nazionale), ha seguito con compiacimento il proscioglimento da ogni accusa degli amministratori del Pio Albergo Trivulzio, accusati di avere qualche responsabilità nella strage degli Ospiti fin dall’inizio della pandemia. In occasione dell’incendio della “Casa di Riposo per Coniugi” che ha registrato 6 morti bruciati, 130 ustionati e intossicati, e 230 evacuati in altre strutture a tempo indeterminato, la gestione delle RSA del Comune ha dimostrato mancanze forse più gravi, ma anche in questo caso lo sdegno del sindaco è stato molto contenuto, al punto da rimandare di sei mesi la decisione sulla scelta dell’ente che sostituirà la cooperativa responsabile dell’ultima tragedia. Oggi, in occasione dell’uragano che ha investito Milano, Sala ha rilasciato al Corriere della Sera (ma anche alla RAI) un’intervista col seguente “sillogismo” (per sommi capi): “Un tempo, quando c’era burrasca, dovevamo occuparci dell’esondazione del Seveso e conseguenti problemi di traffico a Niguarda; questa volta il nubifragio ha investito tutt’altri quartieri, più centrali, dimostrando che siamo davvero in presenza di un cambiamento climatico (?); non possiamo più restare a guardare… Dobbiamo fare qualcosa!”. Ma va’?
Oggi vediamo all’opera perfino l’Esercito, dopo che già ieri sera Marco Granelli, assessore alla sicurezza, aveva annunciato “200 uomini per gli alberi e 200 vigili per il traffico e gli esercizi pubblici”, ma rimane la curiosità: quali aspetti del “cambiamento climatico” hanno convinto il sindaco a considerare più grave per la città questa calamità, rispetto a quelle (frequenti, anche sotto la sua “guida”) che un tempo facevano esondare non solo il Seveso, ma anche l’Olona e il Lambro, che in questa occasione se ne sono stati buoni (o quasi) nel loro letto che è sempre quello? E come si deve fare per conquistare la qualifica di “effetto di cambiamenti climatici”? Una malignità: forse sta succedendo che la riparazione di danni causati da fantomatici cambiamenti climatici può essere in qualche modo coperta dai fondi del Pnrr. O no?

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