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Le giustificazioni, risibili, di Zaki per non aver voluto ringraziare Giorgia Meloni artefice della sua liberazione

Roma (Andrea Biondo di News Mondo) – La decisione del ricercatore egiziano di schivare la presidente del Consiglio ha fatto scalpore: che cosa c’è dietro? Patrick Zaki è stato graziato dal presidente egiziano al-Sisi, un fatto che molti politici italiani hanno attribuito all’intermediazione del governo di Palazzo Chigi. Il ricercatore, stando a questa ipotesi, sarebbe libero anche grazie alla maggioranza guidata da Giorga Meloni. Eppure, Zaki proprio non aveva voluto sapere di salire su un aereo di Stato per tornare in Italia, a Bologna, un volo che gli avrebbe permesso di stringere la mano alla presidente del Consiglio. La polemica sul rifiuto di incontrare Meloni è arrivata anche in televisione: Zaki, ospite di In Onda su La7, ha parlato di molti argomenti come la sua prigionia e la sua scarcerazione, rivelando anche il motivo per cui ha rifiutato il volo di Stato: “Non ho voluto l’aereo di Stato italiano perché non voglio prendere le parti di un partito politico o di un’area politica, io sono un difensore dei diritti umani”. L’egiziano ha visto nel possibile incontro con Meloni una scelta politica e ha aggiunto: “Io sono egiziano, non volevo usare i soldi dei contribuenti italiani per un volo di Stato”.

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