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Da Anaste Piemonte – Non dimentichiamoci delle Rsa, vero baluardo della Lungodegenza e della Sanità in Piemonte

Di recente il Garante degli Anziani di Alessandria dottor Vincenzo Costantino ha analizzato la situazione delle Rsa (case di riposo) in provincia, determinanti sul territorio nel settore della lungodegenza, spesso in aiuto degli ospedali per le carenze di posti letto post-acuzie e per le cure a pazienti cronici, spesso gravissimi e non domiciliabili. Costantino ha detto che queste preziose realtà sono in crisi profonda e per lo più non sono in grado di intervenire a tampone della crisi del servizio sanitario. È bene precisare, a questo proposito, che le Rsa, per competenze, storia e professionalità del personale e dei gestori, sono perfettamente in grado di sopperire alle carenze della Sanità, a costi più contenuti e con una maggiore attenzione verso le persone che soffrono. Resta il problema della mancanza di risorse trasferite dal Sistema Pubblico alle Rsa stesse, il più delle volte a causa di convenzioni che non tengono conto in modo adeguato dell’inflazione. A tutto ciò si aggiungono nuovi contratti di lavoro degli operatori che sono inadeguati, l’insufficiente numero di soggetti degenti in Rsa coperti dal contributo di legge del Ssn, la mancanza assoluta d’una normativa che preveda risorse del Pnrr a favore delle realtà già esistenti soprattutto ora che la modifica governativa ha cancellato i finanziamenti per nuove strutture quali dovevano essere gli Ospedali di Comunità. Puntare sul nuovo senza gestire il cambiamento (secondo le statistiche, per una vita media superiore agli 85 anni, gli ultimi 5 sono in sofferenza) è un’operazione meramente contabile che può dimenticarsi dei più deboli.

Dr Fabio Tirelli
Vice Presidente Anaste Piemonte

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